Niente parto indolore, ostetricia senza pace: il primario pronta ad andarsene

Giovedì 8 Giugno 2023 di Laura Bon
Il primaio Maria Grazia Salmeri

MONTEBELLUNA - Maria Grazia Salmeri, primario cinquantanovenne del reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Montebelluna, sembra essere orientata a fare la valigia e tornare a Treviso, da dove è arrivata quattro anni e mezzo fa. La notizia al momento non è ufficiale e chi ama il reparto di Montebelluna si augura profondamente che la dottoressa possa tornare sui suoi passi. È un dato di fatto, però, che il trasferimento, o per lo meno l'intenzione del primario, sia stato già comunicato nei giorni scorsi al suo staff. Ma perché l'apprezzato medico, Montebellunese doc, dovrebbe andarsene? A quanto pare, dietro alla scelta ci sarebbe il fatto che molte delle aspettative che il medico aveva nel momento in cui è arrivato a Montebelluna, a cominciare dal parto indolore, richiesto da anni, non si sarebbero concretizzate e vari aspetti, sul fronte di uomini e mezzi, l'hanno fatta temere un ridimensionamento. Di qui, il progetto di rientrare a Treviso, da dove è arrivata cinque anni fa. Il suo posto verrebbe preso dal dottor Domenico La Gamba, già facente funzioni prima del suo arrivo con ottimi risultati.

Si sussurra addirittura già di una data per il passaggio: il 15 giugno.

L'AZIENDA
Il direttore generale Francesco Benazzi, però, interpellato sul tema prende tempo. «Al momento non c'è nulla di deciso - dice Benazzi - abbiamo un incontro venerdì per definire la situazione e mettere a posto le cose. Ci saranno anche gli altri referenti dell'ospedale di Montebelluna». E anche questo aspetto, unito alla cautela di Benazzi, dimostra la delicatezza della situazione, di fronte alla quale a Montebelluna si incrociano le dita per una retromarcia.

LA SITUAZIONE
L'arrivo della Salmeri, all'inizio del 2019, era stato accolto del resto da tutti con entusiasmo, sia all'interno del reparto che all'esterno. La dottoressa, infatti, a Montebelluna vive e ne respira il tessuto sociale (ha cantato per anni nel coro parrocchiale), è stata profondamente apprezzata quando vi ha lavorato per decenni, prima di trasferirsi al Ca' Foncello di Treviso al seguito del dottor Enrico Busato. Per lei e per il reparto, quindi, la sua nomina aveva rappresentato un gradito ritorno in un ambiente a lei noto. E, in reparto, ha cercato di migliorare molti aspetti, ad esempio introducendo, già pochi mesi dopo l'arrivo, quello skin to skin che consiste nell'appoggiare il bambino alla mamma subito dopo il cesareo. Ma era stata messa anche perfettamente in funzione la vasca per il parto in acqua, come pure predisposta in ospedale una sala per l'allattamento. Non si è concretizzata, però, la richiesta più attesa. La peridurale appunto.

      

Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 15:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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