Urlava «scimmia» a un dipendente
di colore: condannato capo officina

Sabato 21 Novembre 2015
(foto di archivio)
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SILEA - Un anno e due mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena, 15mila euro di provvisionale da versare alla vittima e la quantificazione dei danni da stabilire in sede civile. È la sentenza pronunciata dal Tribunale di Treviso nei confronti di Adelino Battilana, 50enne capo officina alla "Cenedese Spa", azienda di Silea che si occupa di edilizia e armamento ferroviario. A trascinare in aula l'uomo era stato un collega di lavoro, un 30enne originario del Ghana il quale, costituitosi parte civile con l'avvocato Alessandro Rinaldi, sarebbe rimasto vittima di insulti razzisti oltre ad aver ricevuto un calcio ai testicoli.



Secondo la ricostruzione della Procura di Treviso, che aveva ipotizzato una pena finale di otto mesi di carcere, l'operaio africano si sarebbe sentito più volte apostrofare con parole come «scimmia», «ignorante» e «animale». Insulti che sarebbero sfociati con il passare dei mesi in una lite, al termine della quale il capo officina avrebbe sferrato un calcio ai testicoli al 30enne provocandogli una lesione alla vescica. Nel corso del procedimento penale, in aula erano sfilati diversi testimoni e uno in particolare, un collega di lavoro del 30enne che era stato anche il primo a soccorrerlo dopo l'episodio incriminato, aveva confermato quanto sostenuto dagli inquirenti: «Gli urlava scimmia e negro, e qualche volta l'ho pure visto prenderlo a sberle».
Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 20:54

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