Omicidio a Riese. Troppo dolore durante la veglia per Vanessa Ballan, mamma Roberta crolla nel duomo di Castelfranco Veneto

Sabato 23 Dicembre 2023
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di Leonardo Sernagiotto

CASTELFRANCO VENETO (TREVISO) - Il dolore che brucia ancora, la forte emozione nel rivivere il ricordo di una figlia che non c’è più, gli abbracci di numerose persone giunte per testimoniare il proprio cordoglio per un lutto così grave. Ieri sera, Roberta Argentin, mamma di Vanessa Ballan, non ha retto alla tensione e ha avuto un mancamento al termine della veglia di preghiera tenutasi presso il Duomo di Castelfranco, quando in molti hanno voluto porgere le proprie condoglianze. Subito sostenuta dal marito Stefano Ballan e soccorsa dal servizio d’ordine presente alla cerimonia, Roberta è poi riuscita a uscire dal Duomo con le proprie forze, circondata dall’affetto dei propri affetti più cari. Presenti in primo banco anche Nicola Scapinello, il compagno di Vanessa, così come i nonni della ragazza e diversi parenti. Una chiesa gremita, con circa 500 persone a voler rivolgere una preghiera per l’anima di Vanessa e del bimbo che portava in grembo, e per dimostrare la solidarietà verso Nicola e il piccolo Mattia, e soprattutto nei confronti della famiglia di Vanessa, che abita ancora in via Enego, mentre Vanessa si era trasferita nel 2019 a Spineda, nello stesso anno nella nascita del primogenito. Una comunità mesta e silenziosa: poca voglia di parlare e di lasciare testimonianze o commenti ai giornalisti. Su richiesta dei familiari, vietato inoltre scattare foto o riprendere video all’interno della chiesa. Fuori intanto alcuni ragazzi parlano di Vanessa: «Non la conoscevamo, cerchiamo di ricordarla tutti con un bel sorriso».


IL SINDACO
Laconico nel suo commento anche il sindaco Stefano Marcon, che ha partecipato alla veglia assieme ad alcuni esponenti di giunta e del consiglio comunale: «Abbiamo voluto essere presenti per testimoniare la vicinanza della città di Castelfranco e della Provincia di Treviso verso queste famiglie colpite da un lutto così grave, una tragedia che ha visto tutti costernati, perché non ci sono parole di fronte a quanto è accaduto. Stasera è il tempo del silenzio e della riflessione». Dal pulpito, don Claudio Bosa ha voluto esprimere un breve pensiero, invitando i presenti ad una maggiore solidarietà reciproca, prima di terminare la funzione: «Ci attende un Natale triste. Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo contribuire a costruire un futuro migliore. Stasera abbiamo pregato insieme, continuiamo a pregare per Vanessa, per la piccola vita stroncata nel suo grembo, per la sua famiglia e per quella di Nicola. Questo è quello che possiamo fare. E con onestà, ognuno chieda a Dio il dono della grazia di non voltare mai la testa e fare quel tanto o poco che può, perché il nostro vivere insieme sia degno di questo nome».


LE PAROLE DEL VESCOVO
Di egoismo imperante aveva parlato nel pomeriggio il vescovo di Treviso, Michele Tomasi, che ha voluto così riferirsi alla tragedia di Vanessa: «Anche se sembra una frase fatta, queste sono tragedie che non devono più succedere. Non è possibile che una giovane donna e mamma venga uccisa solo perché donna, per un malinteso senso di legame o di qualche cosa di dovuta. Penso a un mondo che non aiuta più le persone a guardare al di là della propria immagine riflessa, dove quello che conta è solo quello che succede a me. Dobbiamo fermarci e riflettere: abbiamo una vita breve, che non deve essere sprecata buttandola via con la violenza». Nessuna informazione precisa invece per la data delle esequie, anche se, in base ai tempi delle indagini dettate dalle autorità, non dovrebbe essere prima del 28 dicembre, con giorno più probabile il 30 dicembre.

Ultimo aggiornamento: 16:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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