CONEGLIANO (TREVISO) - Gli assassini di Margherita Ceschin, la 72enne soffocata nel suo appartamento in via XXVIII Aprile a Conegliano, avrebbero scavalcato la ringhiera posta attorno al condominio venerdì sera.
IL RITROVAMENTO
Margherita è stata trovata sabato sera, stesa nel divano di casa, composta, con addosso il pigiama. Le ciabatte erano invece buttate, a distanza di circa 70 centimetri l'una dall'altra. Il televisore spento e la sola luce della cucina accesa. Se la porta finestra era aperta sul balcone, l'uscio di casa è stato trovato chiuso dall'interno, ma senza mandata, solo con lo scrocco. Potrebbe essere stato rinchiuso dai ladri-assassini in fuga. L'autopsia eseguita dall'anatomopatologo Antonello Cirnelli ha chiarito che la 72enne è morta per soffocamento. Probabilmente con un cuscino. Mentre un complice le stava seduto sopra - confermato dallo sfondamento della cassa toracica - l'altro le avrebbe premuto il cuscino sul viso. L'anziana, sarebbe stata stordita con un colpo alla testa che le avrebbe lasciato una ecchimosi, compatibile anche con un pugno. Il cellulare della donna è stato trovato, spaccato, nel lavello della cucina, sotto un rivolo di acqua che era stata lasciata aperta. Si pensa che l'anziana l'avesse usato per chiedere aiuto e per questo sarebbe stato distrutto.
Continua, intanto, l'inchiesta, ad opera dei carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Anna Andreatta. I militari dell'Arma stanno sentendo tutti i vicini di Margherita, non soltanto gli inquilini del suo stesso condominio, ma anche i dirimpettai. Oltre, ovviamente, ai familiari. Quando i carabinieri del Ris avranno ultimato gli accertamenti, l'abitazione che era stata posta sotto sequestro sarà accessibile ai familiari che faranno l'inventario degli oggetti di proprietà della 72enne per capire qual è stato il bottino. Per ora risulta mancante soltanto il portafogli. Ma la conferma verrà solo nei prossimi giorni.
FURTO DEGENERATO
Che si sia trattato di un furto poi degenerato sembrerebbe la pista più accreditata, visto il disordine in cui è stata trovata la camera da letto, con cassetti e ante degli armadi aperti e il materasso rivoltato da sotto in su. In un'altra camera sono stati trovati scatoloni ma sembra che siano stati assemblati dalla stessa proprietaria di casa. Il procuratore Marco Martani ha assicurato: «La nostra priorità in questo momento è fare di tutto per riuscire a incastrare il colpevole, o i colpevoli. I furti in casa, di per sé, sono già dei reati fastidiosi non solo per chi li subisce. In questo caso si è andati oltre, ed è preoccupante». L'inchiesta non è facile e non sarà veloce. Ma oggi dai Ris potrebbero giungere con ferme importanti.