Uccise lo zio con un colpo di pistola a Borgo Capriolo di Treviso, chiesto l'ergastolo con isolamento diurno per un anno per Branko Durdevic

Giovedì 16 Marzo 2023 di Redazione web
Uccise lo zio con un colpo di pistola a Borgo Capriolo di Treviso, chiesto l'ergastolo con isolamento diurno per un anno per Branko Durdevic

TREVISO - Chiesto l'ergastolo con isolamento diurno per un anno per Branko Durdevic. E' questa la pena richiesta oggi, 16 marzo, nel tribunale di Treviso dal pubblico ministero Gabriella Cama per il rom 39enne di Borgo Capriolo che l'8 febbraio 2021 ha sparato due colpi di pistola colpendo alla testa lo zio Domenico Joco Durdevic. Zio che ha lottato per un mese per la vita all'ospedale Ca' Foncello di Treviso ed è poi morto dopo atroci sofferenze. 

Le lacrime di Branko in tribunale: «Giuro su Dio, non volevo uccidere»

«Non posso chiedere perdono, perché quello che ho fatto è imperdonabile. Ma chiedo scusa. Sì, ho sparato, ma solo per avvertimento. Giuro su Dio che non volevo uccidere». Queste le parole che Branko Durdevic ha pronunciato lo scorso febbraio davanti alal corte d'assise del tribunale di Treviso. Durdevic è  finito a processo per l’omicidio dello zio Domenico Joco Durdevic, 53 anni, e per tre tentati omicidi, anche questi aggravati dalla premeditazione, di Giampietro Petricciolo, Vera Olah e Samantha Durdevic. In tribunale, il 39enne aveva anche riconosciuto sia i rapporti che aveva con la famiglia di Joco prima del delitto, sia i momenti successivi, ovvero la fuga e la volontà di costituirsi. Più volte ha definito gli eventi come «una disgrazia», sottolineando, mentre rispondeva alle domande del suo legale, l’avvocato Alessandra Nava, che non voleva uccidere.

Ultimo aggiornamento: 14:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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