Digitale e creativo, ecco il nuovo
Nordest che risponde alla crisi

Lunedì 20 Giugno 2016 di Ugo Pollesel
Digitale e creativo, ecco il nuovo Nordest che risponde alla crisi
VITTORIO VENETO - Erano nati per fare bandiere, poi hanno iniziato a fare pannelli in tessuto, allestendo gli interni di catene di negozi famosi, come Gucci o Moncler, e di centri commerciali in diverse parti del mondo, o di stadi come quello di San Siro. Fino ad arrivare alle grandi superfici espositive. E il museo della Lamborghini inaugurato l’altro giorno a Sant’Agata Bolognese è stato il capolavoro finale.

Perché se un colosso come i tedeschi della Volkswagen, proprietari della Lamborghini, hanno deciso di rivolgersi a loro attraverso ETT, industria digitale creativa, vuol dire che di meglio in giro non c’è. Stiamo parlando della Abs Group di Vittorio Veneto, un’azienda che di fronte alla crisi globale ha saputo riconvertirsi e innovare alla grande, in una storia del Nordest che più tipica non potrebbe essere.

Già, perché la Abs era nata negli anni Ottanta a Martellago per fare le bandiere da esporre sugli alberghi e i locali del litorale veneziano. Un obiettivo chiaro, semplice, che ha garantito lavoro a solo cinque dipendenti fin oltre il 2000. Poi, si sa, sono arrivati i cinesi, e il mondo è cambiato.

È lì che i vecchi proprietari decidono di mollare, e nel 2008 l’azienda viene acquisita dalla famiglia Posocco di Vittorio Veneto. La conduzione famigliare diventa la chiave di volta della crescita.
Perché Giancarlo Posocco, l’amministratore, intuisce che le bandiere non hanno scampo: i cinesi ne producono a milioni a prezzi irraggiungibili. Ma le competenze del personale rimanevano. La figlia Francesca, titolare di un’avviata agenzia di comunicazione, punta poi a fornire ai clienti, aziende e negozi, non solo grafica ma anche pannelli, stand e ogni cosa crei immagine sul brand. Come? Sfruttando i tessuti e una nuova tecnologia, la "sublimazione" dei colori, che consente di stampare di tutto, ad altissima qualità e su superfici enormi. Così i Posocco investono in macchinari e personale, e si inventano ogni giorno nuove possibilità. La parte tecnica e di innovazione viene curata dal genero Giorgio Grando, un giovane nato alla Hewlett Packard e che di stampa se ne intende. E se la figlia Francesca si occupa del marketing, l’altro figlio, Leonardo, sovrintende alla produzione. La moglie Luisa cura invece la parte amministrativa. Insomma: più Nordest di così...

Prima iniziano a fare stand per le fiere: con i tessuti e un’intelaiatura in alluminio si monta e smonta uno stand in poche ore. Costi abbattuti e qualità: ordini e fatturati decollano. Da Gucci e Moncler, passando per Fiat, si rivolgono alla Abs, che scoppia. La vecchia sede di 300 metri quadri di Martellago non basta. L’azienda si trasferisce in uno stabilimento di 2000 metri a Vittorio Veneto (portandosi dietro tutti i dipendenti veneziani, soprattutto le sarte), e che ora già è insufficiente.

Perchè arrivano ordini dappertutto. Tante le installazioni anche all’Expo di Milano, ma il massimo della soddisfazione è aver realizzato su richiesta Ferrero il concept bar della Nutella.

Quando l’Inter chiede all’Abs di pannellare l’interno dello stadio di San Siro per i suoi match interni, altrettanto fa il Milan subito dopo. Juventus, Atalanta e Udinese hanno già preso contatto. Poi sono arrivati i musei. Da quello dell’uomo inaugurato pochi mesi fa a Parigi, a quello spettacolare della Lamborghini inaugurato giovedì scorso, con pannellature illuminate lunghe anche 27 metri, capaci di integrare grafica, immagini e addirittura video.Adesso che i dipendenti e collaboratori del gruppo sono diventati 35 (ogni fase della produzione, dalla stampa alla carpenteria, viene rigorosamente fatta in casa), lo stile è rimasto sempre lo stesso: flessibilità e servizio. «Ora puntiamo anche ad altri settori, come quello dell’arredamento, sia retail che ufficio - spiega Giancarlo Posocco - perché crediamo davvero che l’architettura tessile, come qualcuno l’ha chiamata, offra possibilità infinite. Non è un caso che il nostro slogan aziendale sia "Liberi di allestire"».
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