Muore nel sonno a 3 mesi: passaggio
a livello blocca la corsa in ospedale

Sabato 17 Dicembre 2011 di Mauro Favaro
Samuel fra la mamma e il papà
TREVISO - Solo il giorno prima l'avevamo fatto visitare dal pediatra e ci aveva detto che stava benissimo, ma ieri mattina quando mi sono avvicinato alla culla per dargli un bacio ho sentito che non respirava e che il cuore non batteva più». Sono gonfie di dolore le parole con cui Felipe Do Nascimento, ventenne di origini brasiliane, racconta i tragici attimi vissuti ieri mattina quando, attorno alle 6, prima di andare al lavoro nello stabilimento della De Longhi, ha salutato il suo piccolo Samuel, nato il 31 agosto scorso, appena 3 mesi e mezzo fa, trovandolo senza vita. E in un secondo l'incubo è entrato nella sua casa al civico 48 di via dei Fanti, a Paderno di Ponzano (Treviso), dove si è da poco trasferito a vivere con la compagna, Alessandra Moro, anche lei ventenne, diplomata all'alberghiero "Alberini" e impiegata alla De Longhi sino all'inizio della gravidanza.



«L'ho sentito freddo, ho subito ascoltato il cuore e ho sentito che non batteva - continua il padre - poi c'è stato solo il panico: ho urlato a mia moglie che Samuel non rispondeva più e che dovevamo subito correre all'ospedale». Così, ancora prima dell'alba, l'hanno avvolto nelle coperte, preso in braccio e caricato in macchina per una disperata corsa verso il Ca’ Foncello.



Corsa che, però, si è interrotta a Castagnole, davanti alle sbarre chiuse del passaggio a livello che taglia in due via San Pio X, esattamente all'ingresso dell'area ex Simmel. «Siamo andati da quella parte perché, nel panico, volevamo raggiungere subito la tangenziale per poi correre verso l'ospedale - spiega Felipe - ma quando abbiamo trovato le sbarre chiuse abbiamo chiamato il 118».



In quei lunghissimi secondi d'attesa i due hanno provato a rianimare il loro bambino all'interno dell'auto, seguendo le istruzioni ricevute via telefono dal pronto soccorso. Qualche minuto più tardi, grazie alle strade ancora senza traffico, un'ambulanza è arrivata al passaggio a livello di Castagnole e ha trasportato il piccolo Samuel al Ca’ Foncello. «Quando siamo arrivati noi, i medici ci hanno detto che non c'era più niente da fare», si dispera il padre.



Una morte in culla, tanto rara quanto drammatica. Tanto che, stando a una prima ricostruzione, il neonato avrebbe cessato di vivere già nel cuore della notte. E per la giovane famiglia di Ponzano l'incubo si è trasformato in realtà. «Era più sano di me, era perfetto», continua a ripetere il padre, nato in Brasile, a Espirito Santo De Vitoria, ma diplomato all'Ipsia Giorgi ed ex giocatore dell'under 20 del Rugby Mogliano.



Solo l'autopsia, che verrà eseguita nelle prossime ore, potrà chiarire quanto è accaduto. Poi i funerali, in una data ancora da fissare, che verranno celebrati con rito evangelico nella chiesa di San Zeno.
Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 14:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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