Noto medico sportivo perde il portafoglio per strada, 17enne lo trova e lo restituisce ma lui non può ringraziarlo: c'è la privacy

Mercoledì 20 Ottobre 2021 di Brando Fioravanzi
Dino Munarolo
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TREVISO - Ha trovato abbandonato per strada un portafoglio contenente 170 euro e vari documenti personali e lo ha subito consegnato alle volanti della Questura invece che intascarsi la somma ritrovata, come qualcuno avrebbe fatto. Protagonista del bel gesto è un diciassettenne che venerdì scorso, in centro a Treviso, si è prodigato per far tornare il portafoglio trovato al suo legittimo proprietario, ovvero il noto medico sportivo Dino Munarolo, già Responsabile Medico del glorioso Treviso Calcio.


IL RACCONTO

«Verso le 12 di venerdì, mentre stavo andando in un ufficio in piazza del Grano da piazza dei Signori, mi sono accorto di aver perso per strada il portafoglio con all'interno soldi, tessera sanitaria, patente e Carta Venezia racconta Munarolo Purtroppo di lì a poco avrei dovuto raggiungere Venezia per un appuntamento che mi avrebbe tenuto fuori città per tutto il weekend e così ho deciso che sarei andato solo il lunedì a sporgere denuncia di smarrimento alle forze dell'ordine.

Fortuna ha voluto, però, che quando sono rincasato domenica ho trovato nella cassetta della posta un avviso della Questura di Treviso in cui mi informavano, con mia grandissima sorpresa, di aver ricevuto in consegna il mio portafoglio smarrito».


IL DESIDERIO

Il lunedì mattina, Munarolo si è presentato agli uffici in piazza delle Istituzioni per recuperare quanto aveva perduto, rimanendo davvero sbalordito dal gesto altruista del ragazzo. «Fin dal mio arrivo in Questura sono stato seguito con professionalità e sensibilità sia dal dottor Di Modica che dal commissario Molena, che ringrazio. Voglio però soprattutto abbracciare, per ora solo metaforicamente, il 17enne che mi ha permesso di tornare in possesso di documenti e denaro. Questo suo comportamento continua Munarolo dimostra come al giorno d'oggi siano ancora presenti nei nostri ragazzi determinati valori di vita, simbolo che le famiglie sono vicine ai loro figli soprattutto nell'educazione e nel rispetto reciproco. Un segno che ci permette di guardare al futuro delle nuove generazioni con rinnovato ottimismo. A causa della legge sulla privacy, però, non posso conoscere l'identità di questo giovane, ma spero di poterlo aver presto mio ospite in compagnia dei genitori, così da ringraziarlo personalmente per quanto fatto nei confronti di una persona a lui sconosciuta come il sottoscritto».

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