Morto Giustino Golfetto detto "Tino", il titolare del locale di Nervesa del Montello “5 Camini da Amadio”

Martedì 13 Giugno 2023 di Laura Bon
Morto Giustino Golfetto detto "Tino", il titolare del locale di Nervesa del Montello “5 Camini da Amadio”

NERVESA DELLA BATTAGLIA (TREVISO) - Nel suo locale, i “5 Camini da Amadio”, la splendida casa colonica che domina il paesaggio, sulla sinistra, salendo lungo la Panoramica a Nervesa, è entrato fino a un mese fa. Per mangiare, dare un saluto ai figli Giovanna e Umberto, che hanno raccolto il testimone da lui e dalla moglie, ma anche “sbirciare”, fra una chiacchiera e l’altra, che tutto fosse a posto. Perché per Giustino Golfetto detto Tino quello in via Carretta non è stato solamente un luogo di lavoro.

Era, piuttosto, la sua “casa”, il nido d’amore con cui, assieme a Giuliana, detta Giuli, per oltre mezzo secolo è, di fatto, “vissuto”. Nelle ultime settimane, però, le sue condizioni si sono progressivamente aggravate e sabato il ristoratore si è spento. Portando via con sé un pezzo importante della ristorazione trevigiana.


ORIGINI VILLORBESE
Elegante e raffinato, affabile, Tino è stato, davvero, l’altra metà di Giuliana. E viceversa. Quando li sentivi parlare e raccontare la loro passione per il loro locale, sembrava davvero che le parole dell’uno completassero quelle dell’altro. Come è naturale in un Amore con la a maiuscola. «Fino ad aprile è stato benissimo - racconta la figlia Giovanna - poi la tristezza per le condizioni non ottimali della mamma unita a una forte influenza lo hanno debilitato». Così, vecchi problemi sono tornati a manifestarsi. «I clienti, però, hanno sempre continuato a chiederci di lui. E della mamma». Quindi Giovanna prosegue: «La mamma è sempre stata un vulcano di idee, lui la appoggiava ma soprattutto era determinante nel metterle in pratica. È stato anche un nonno molto presente per i suoi nipoti, che adorava. Finché è stato bene li prendeva a scuola, li seguiva». La coppia era originaria di Carità di Villorba, dove la mamma di Giuliana aveva gestito il locale “Alla Carità”. È da lì che Tino e Giuliana sono partiti e, dopo essersi sposati il 29 settembre del 1968, il primo settembre del 1971 hanno aperto il locale, nella casa che era di proprietà degli zii. Da allora è nata una gestione protrattasi per la bellezza di 52 anni. E da Amadio sono arrivati da tutta la provincia e oltre.


PROFUMI E SUGGESTIONI
Per non perdersi i piatti prelibati ma anche i profumi e le suggestioni di quel locale senza insegne nel quale passato e presente convivevano, anzi convivono, in assoluta armonia. Fra vecchi pentoloni e nuovi acquisti. La vita della famiglia Golfetto si è sempre snodata fra Nervesa e Villorba, luogo d’origine. Ed è qui che giovedì alle 10, nella Chiesa parrocchiale di Fontane, verrà celebrato il funerale di Tino, partendo dalla casa funeraria Ivan Trevisin di viale Felissent, di fronte a Villa Margherita. E senza dubbio saranno tanti i Trevigiani che si stringeranno attorno alla moglie Giuli e ai figli Giovanna e Umberto con Claudia, ma anche ai nipoti Serena, Jacopo, Vittoria e Carlotta. Con la commozione e il rispetto dovuti a un ristoratore, ma soprattutto ad un uomo, speciale.

Ultimo aggiornamento: 16:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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