Due paesi in lutto per la scomparsa di Chiara Artico, aveva 48 anni

Domenica 28 Marzo 2021
Due paesi in lutto per la scomparsa di Chiara Artico

SELVAZZANO E ODERZO - Due le comunità in lutto per la morte di Chiara Artico, 48 anni, da un lato la frazione di San Domenico a Selvazzano dove la donna aveva scelto di vivere anni fa assieme al marito Federico Bernardin, e la sua amata Oderzo in provincia di Treviso dove era cresciuta e dove aveva forti legami. E ieri mattina è stata la chiesa parrocchiale della frazione di Selvazzano ad accogliere i familiari e gli amici della quarantottenne, spentasi prematuramente, nel suo ultimo saluto.


La donna lavorava in un'agenzia padovana di comunicazione integrata, specializzata in diverse aree di intervento: dalla grafica al web design, dallo sviluppo di siti web all'advertising, sia online che offline.

Nel 2018 aveva anche conseguito con grande soddisfazione un master all'Università di Padova per la Gestione integrata del territorio e delle risorse naturali, approfondendo ancora di più il suo campo di interessi. Chiara Artico era la sorella del vice sindaco di Oderzo Vincenzo Artico, paese dove la donna aveva mantenuto molti legami di amicizia e dove tornava molto spesso, sia per far visita alla mamma Carla, sia per rivedersi con gli amici. Il papà, l'imprenditore Dionisio Artico, è morto due mesi fa, a fine gennaio, aveva 84 anni. Una famiglia molto provata dai lutti, la scorsa settimana è venuta a mancare una zia, e giovedì la scomparsa di Chiara che ha rattristato la comunità di Oderzo dove la famiglia è conosciuta.


La quarantottenne era anche una grande appassionata di montagna e si dedicava nel tempo libero alle escursioni fra le alte vette. Una donna sportiva, dallo spirito combattivo che non l'ha mai abbandonata. Forza che Chiara metteva anche nelle competizioni che affrontava con le compagne della Dragon Boat in rosa di cui faceva parte con l'associazione Ugo Unite Gareggiamo Ovunque Onlus di Padova. «Purtroppo la nostra Chiara ci ha lasciato, la nostra Chiara non ce l'ha fatta nonostante la sua immensa forza, il suo coraggio, la sua voglia di vivere e la sua fede ha ricordato l'associazione nella propria pagina Facebook -. Chiara che orgogliosamente indossava la maglia rosa e che con vanto raccontava di essere una UGO sfoderando il suo meraviglioso e sincero sorriso. Ci sono sorrisi, abbracci, sguardi, parole che non si possono dimenticare e rimarranno per sempre dentro di noi». E ieri mattina le compagne l'hanno voluta salutare con un omaggio floreale lungo le acque del Bacchiglione dove sono uscite in barca. 
Ba.T.

Ultimo aggiornamento: 13:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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