Il delitto del Piave, una perizia sui contatti internet dell'omicida

Lunedì 28 Giugno 2021 di Serena De Salvador
Elisa Campeol
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MORIAGO - Gli inquirenti vogliono vederci chiaro. È per questo che nei prossimi giorni verranno analizzati i contenuti dei telefonini e dei pc in possesso a Fabrizio Biscaro e alla sua vittima, Elisa Campeol.

Gli investigatori vogliono capire se l’assassino e la donna avessero avuto dei contatti sul web e se la scelta del 34enne sia stata del tutto casuale o in qualche modo mirata. Il telefono cellulare, il computer portatile e gli altri dispositivi elettronici che Biscaro aveva e usava abitualmente nella sua abitazione di via Posmon sono stati sequestrati la sera stessa del delitto e ora vengono conservati in attesa di essere sottoposti alle perizie specializzate che ne sviscereranno il contenuto. Saranno analizzati messaggi, telefonate, chat, profili sui social network, accessi a siti internet, forum e gruppi per ricostruire con precisione tutte le attività svolte su internet e via telefono dall’assassino 34enne. Il suo affaccio alla vita e ai rapporti interpersonali infatti, specie negli ultimi mesi, si era svolto pressoché solo sul web. Ma anche i dispositivi in uso alla vittima saranno scandagliati, con un obiettivo preciso: capire se Fabrizio ed Elisa fossero mai entrati in contatto.


VITA ISOLATA
Biscaro nella lucidissima ricostruzione dell’omicidio e delle 24 ore precedenti, ha detto e ribadito di aver scelto a caso la sua vittima. Che quella donna sdraiata lungo il Piave, inerme e in posizione prona, fosse Elisa Campeol, lui ha riferito che nemmeno lo sapeva. Non l’avrebbe neanche vista in viso fino a quando lei, trafitta dalle prime coltellate alla schiena, era caduta dal lettino e si era girata per schermarsi con le braccia. Ne sono convinti anche gli inquirenti, perché dai primi controlli effettuati non sono emersi rapporti fra il killer e la sua vittima. La certezza però deve essere ancora stabilita. A Biscaro viene già contestata la premeditazione, ma un eventuale contatto precedente fra i due potrebbe cambiare le carte in tavola. Entrambi erano assidui frequentatori del mondo digitale. Biscaro (vittima di gravi disturbi psichici, paziente psichiatrico che aveva sospeso le cure farmacologiche e con un’indole compulsiva e un comportamento maniacale su orari e abitudini) aveva pochissimi rapporti nella vita reale. I genitori con cui viveva, la sorella che abita in Austria, i colleghi alla Dhe di Follina con cui non scambiava però più di un cenno di saluto. In paese non frequentava nessuno. Gli unici contatti li coltivava su internet, dove cercava amicizie e relazioni attraverso diversi profili social che ha però azzerato a febbraio e poi cancellato. Perché? Questo si chiedono gli inquirenti. C’è stato un motivo scatenante?


LE ANALISI
Pare che Biscaro visitasse spesso siti e forum dedicati alla meditazione e all’olismo: alcuni di questi erano frequentati anche da Elisa, che aveva abbracciato queste discipline e voleva renderle il suo lavoro. Anche lei era piuttosto attiva online e si ritiene che, proprio su qualcuna di quelle piattaforme, i due sarebbero potuti entrare in contatto. Al momento i parenti di Elisa hanno dichiarato di non aver mai sentito parlare del 34enne, e lo stesso vale per i genitori di Fabrizio nei confronti della 35enne barista. Per fare chiarezza però la magistratura si affiderà alla scienza. Sarà incaricato un perito specializzato nell’analisi di computer e cellulari, capace di scandagliarne i contenuti. Anche quelli rimossi. Il telefonino dell’assassino inoltre potrà fornire informazioni importanti sui suoi spostamenti fra martedì mattina e il momento del delitto. Lui ha ricostruito con dovizia di particolari l’itinerario fra il Solighese, il Feltrino e il Primiero percorso con la sua Polo. I tempi tornano, ma l’analisi delle celle telefoniche agganciate consentirà di provare o smentire le sue ricostruzioni. A questo proposito si stanno visionando anche le telecamere lungo il suo tragitto, ma nella zona di montagna dove ha passato la notte e alla stessa Isola dei morti l’operazione è particolarmente ostica. Proprio lì si dovrà capire come si è mosso esattamente durante il sopralluogo che ha confessato di aver fatto martedì pomeriggio, il giorno prima dell’omicidio, per determinare se avesse già cercato di avvicinare altre potenziali vittime della sua cieca rabbia.
 

Ultimo aggiornamento: 09:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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