MOGLIANO - Avrebbe compiuto 54 anni ad agosto, ma è morto domenica sera all'ospedale Ca' Foncello di Treviso Massimiliano Mestriner.
CORSA ALL'OSPEDALE
«Quando è stato ricoverato in ospedale aveva dato indicazioni di avvisare me se si fosse verificato qualche problema -dice la Basso- dopo la telefonata dei sanitari che mi avvertivano del suo cattivo stato di salute sono corsa subito in ospedale pensando che gli dovessero fare un intervento urgente, ma quando sono giunta al suo capezzale ho avuto la brutta notizia della sua scomparsa, è pazzesco». Massimiliano era un simpaticone, a Mogliano tutti lo conoscevano e soprattutto lo riconoscevano, grazie alla sua lunga barba e ai suoi modi schietti. Uomo buono e gentile, amico di tutti, ma allo stesso tempo molto riservato, era dipendente della ditta Skill nel settore delle pulizie e da qualche tempo non si vedeva più girare per il centro con la sua inseparabile bicicletta.
QUELL'ANGOLO AL GRIS
«Ci conoscevamo da molti anni -continua incredula Annalisa Basso- Massimiliano aveva anche in concessione uno spazio all'interno del Gris per la Fondazione Pietro Mario Giovecchi, angolo dedicato all'iniziativa che egli stesso voleva creare, essendo il più titolato collezionista di molte opere dell'acquerellista moglianese. Gli avevamo dato una stanza dove poter incontrare gli estimatori del pittore e dove organizzare le riunioni per parlare di arte e di quando lui stesso seguiva l'artista in ogni suo passo mentre ritraeva gli angoli della città». Aveva organizzato anche alcune mostre nei comuni vicini e voleva farne altre. Non si sa cosa ne sarà delle opere del Giovecchi che Mestriner lascia, il Comune si augura che i quadri rimangano comunque in città. «Speriamo che la preziosa collezione che Mestriner ha creato e curato con amore, rimanga patrimonio di tutti -dice il vicesindaco e assessore alla cultura Giorgio Copparoni- Lui ci teneva molto, e trovare il modo per valorizzare la sua raccolta sarà il miglior modo per ricordarlo». I funerali sono previsti nel fine settimana.