Scontri tra baby gang e disordini fino a notte fonda, alta tensione in piazza

Mercoledì 27 Maggio 2020 di Elena Filini
La piazza col municipio teatro lunedì sera della maxi rissa
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MOGLIANO - Tafferugli e risse: a Mogliano torna il problema adolescenti. Lunedì sera disordini in piazza dei Caduti. Dalle 23 due baby gang si sono affrontate con spintoni e schiaffi. L’amministrazione: «Noia e disagio: dobbiamo intervenire». Si sono affrontati davanti agli occhi della maggioranza. E, nonostante la presenza dei consiglieri e degli assessori, hanno acceso la miccia. Quaranta ragazzi, dai 16 ai 24 anni, si sono affrontati in piazza e in galleria. Pugni, schiaffi. Per futili motivi. «Siamo preoccupati: noia e reclusione stanno producendo un’emergenza sociale» spiega l’amministrazione. Da giorni si rincorrono voci di scaramucce tra gruppi di adolescenti in centro e nei quartieri. Ma lunedì la cosa è sfuggita di mano, proprio davanti agli occhi della maggioranza, che stava mangiando una pizza all’aperto dopo una riunione. «Erano circa le 23-spiega Enrico Cerello, capogruppo della Lega in Consiglio- c’erano gruppi di ragazzi in piazza e l’aria era elettrica. Io, l’assessore Enrico Maria Pavan e il consigliere con delega ai giovani Edoardo Bison stavamo andando verso il parcheggio del Municipio, ma abbiamo avvertito che c’era tensione e abbiamo deciso di fermarci per controllare la situazione, anche nella speranza che la nostra presenza facesse da deterrente». 
I CARABINIERI
I ragazzi erano circa una quarantina: gruppi misti composti da italiani e stranieri. Alcuni dei quali già “sotto osservazione” dalle politiche sociali. Uno schiamazzo, una parola di troppo, una scusa e sono volati pugni e schiaffi. «A quel punto abbiamo cercato di disperderli seguendoli in galleria Avogadro e alzando la voce». La cosa ha funzionato per pochi minuti e poi le bande hanno ripreso ad affrontarsi. «Abbiamo chiamato i carabinieri, solo che purtroppo le pattuglie erano impegnate altrove e quando sono arrivate i ragazzi si erano già dispersi». Non sono state elevate sanzioni e, a detta della maggioranza, nessun ragazzino ha riportato danni evidenti. Tuttavia, per ammissione di tutti, il problema esiste. Alcuni residenti in piazza Duca D’Aosta hanno confermato che schiamazzi e micropestaggi sono andati avanti fino alle 2 di notte.
LA PREOCCUPAZIONE
«Posso però riferire che i ragazzini non erano ubriachi. La movida non c’entra proprio. Sono adolescenti difficili e l’assenza di scuola e sport rendono la situazione esplosiva» sottolinea Cerello. Dalla scorsa settimana, la possibilità che gruppi di ragazzini potessero trovarsi e fare capannello nelle strade della città ha alzato la tensione. Gli adolescenti, reclusi per oltre due mesi, a casa da scuola e nell’impossibilità di praticare sport, non riescono più a gestire l’aggressività. Soprattutto quando il contesto famigliare è di per sè problematico. Oggi in Giunta la maggioranza affronterà la questione cercando di mettere a fuoco proposte alternative per impegnare gli adolescenti attraverso sport e volontariato. Preoccupazione è espressa anche dal vicesindaco Giorgio Copparoni. «Non ero presente ma sono molto preoccupato: urgono progetti sociali per cercare di incanalare energia e aggressività. Dobbiamo fare qualcosa».
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