MEDUNA DI LIVENZA - Condannato a due anni di reclusione, con la pena sospesa, il marito padre padrone che, secondo la ricostruzione della Procura, avrebbe maltrattato per oltre 20 anni la moglie e i figli, in particolare la maggiore.
Al centro del processo un operaio 45enne, originario del Marocco, ma da una vita residente, con la famiglia (in verità tre figli piccoli vivono ancora nel Paese nordafricano), a Meduna di Livenza. L’uomo, sulla base della denuncia della moglie e della figlia, era accusato di maltrattamenti in famiglia perché le avrebbe sottoposte a un regime di vita tormentoso, comportandosi come un padre padrone violento. In particolare, secondo l’accusa, avrebbe cercato di impedire alla figlia di frequentare l’università e alla moglie di avere un minimo di libertà.
Ultimo aggiornamento: 12:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA Al centro del processo un operaio 45enne, originario del Marocco, ma da una vita residente, con la famiglia (in verità tre figli piccoli vivono ancora nel Paese nordafricano), a Meduna di Livenza. L’uomo, sulla base della denuncia della moglie e della figlia, era accusato di maltrattamenti in famiglia perché le avrebbe sottoposte a un regime di vita tormentoso, comportandosi come un padre padrone violento. In particolare, secondo l’accusa, avrebbe cercato di impedire alla figlia di frequentare l’università e alla moglie di avere un minimo di libertà.