TREVISO - Prima lo scroscio d’acqua dal soffitto. Poi, uno a uno, i pannelli del controsoffitto che cadono sul pavimento in mezzo alle pozze. Questo quanto accaduto venerdì scorso nella sala lettura dell’ala est della biblioteca all’ex Gil. Alcuni studenti presenti ai primi rumori sospetti si sono messi al riparo, poi hanno fatto un video in cui si vedono rivoli d’acqua scorrere lungo la parete e un pannello cadere.
LE CAUSE
«È stato tutto causato dalla bomba d’acqua che la scorsa settimana si è abbattuta sulla città - spiega Sandro Zampese, assessore ai Lavori Pubblici - la grondaia della biblioteca non ha tenuto. La pioggia ha quindi tracimato sul tetto e si è infiltrata». L’acqua ha quindi sciolto il collante dei pannelli, rendendoli tutti pericolanti. E quelli che meno hanno retto, sono caduti. Però voglio sottolineare che nessuno si è fatto male e che, nonostante la pioggia, nessun libro è stato danneggiato». Già lunedì i tecnici sono saliti sul tetto dell’ex Gil per verificarne la tenuta: «Hanno esaminato l’intera superficie e appurato che, fortunatamente, non ci sono problemi di stabilità». Una volta messa in sicurezza la struttura, sono iniziati i lavori di ripristino: «Abbiamo dovuto rifare l’impermeabilizzazione del sottotetto e rimettere i pannelli caduti - continua Zampese - l’intervento sarebbe dovuto finire oggi (ieri ndr), ma ha piovuto ancora e quindi i lavori sono stati interrotti». Salvo complicazioni, assicura Zampese, il ripristino verrà concluse nelle prossime ore e la sala lettura chiusa potrà essere riaperta oggi o al massimo domani.
IL NODO
Quanto accaduto all’ex Gil dimostra l’importanza dei lavori di riqualificazione che partiranno a breve grazie al finanziamento ottenuto dal Pnrr: sei milioni di euro per una ristrutturazione radicale. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è di creare una biblioteca nuova, moderna, dotata di tutte le attrezzatura necessarie per una città che punta a diventare universitaria. Il progetto prevede la creazione di aule studio e depositi dopo custodire le migliaia di volumi gestiti dal settore biblioteche comunali. Un progetto che il sindaco Mario Conte considera il fiore all’occhiello della prossima offerta universitaria, completata da studentati e dalla nuova sede di Ca’ Foscari al Turazza dopo il 2026. Progetto che però ha sempre convinto poco l’opposizione in consiglio comunale. Nella scorsa legislatura Domenico Losappio, ex M5S poi passato a Treviso Civica, ha più volte portato l’attenzione sullo stato dell’ex Gil denunciando lo stato dei depositi destinati ai libri e degli spazi previsti per gli studenti. E in tanti occasioni, anche in consiglio comunale, ha chiesto senza troppo successo che gli venisse spiegato nei dettagli il progetto finanziato con i fondi Pnrr.