Un locale per sole donne a Volpago del Montello, è il primo del trevigiano: «Qui gli uomini non possono entrare»

Giovedì 19 Ottobre 2023 di Laura Bon
Un locale per sole donne a Volpago del Montello, è il primo del trevigiano: «Qui gli uomini non possono entrare»

VOLPAGO DEL MONTELLO (TREVISO) - Che siano etero, lesbo o bisex non ha alcuna importanza. Anche il trans M. to F. è ben accetto. L’importante è, però, che non si tratti di uomini. Sabato scorso ha aperto i battenti in via Lavaio 25 a Selva, nei locali che già passato ospitarono un noto e chiacchierato locale notturno, il “Velvet Lust Club Treviso”, uno spazio destinato solo ed esclusivamente alle donne. Si tratta del primo club lounge di questo tipo in zona. A gestirlo è Andrea Emilio, 25enne di Montebelluna che, dopo aver frequentato il liceo Veronese in città e un paio d’anni di scienze sociologiche all’Università di Padova, ha deciso di entrare nel mondo del lavoro in un modo fuori dagli schemi. Cercando cioè di rispondere a un’esigenza a suo avviso diffusa. Quella appunto di donne che vogliono un loro spazio, dove esprimersi liberamente.

Ed ecco allora la nuova offerta, disponibile il giovedì dalle 16 alle 3 del mattino, il venerdì dalle 21 alle 6, il sabato dalle 21 alle 6 e la domenica dalle 21 alle 3 del mattino.


LA DECISIONE
«Nelle grandi città - spiega Andrea Emilio - locali di questo tipo non mancano. La vera sfida è averne aperto uno in mezzo alla campagna di Volpago. Da un lato, ho ricevuto commenti entusiasti, dall’altro reazioni offensive che dimostrano ignoranza e intolleranza. Comunque, già la prima sera abbiamo accolto una trentina di persone nel locale, dove si entra con tessera». E precisa: «Il mio non è un club di scambisti. E’ una realtà nata per valorizzare la donna». Ecco allora pieno spazio a spettacoli al femminile, come ad esempio quello di sabato scorso di burlesque, ma anche dj set gestiti da donne e uno spazio dove ci si può conoscere in modo più intimo. Ci sono una sala privè e una dark room, ma anche un corner shop di lingerie e articoli intimi. «C’è l’esigenza - prosegue Emilio - di luoghi in cui le donne non siano importunate e credo che il locale possa rispondere a questo bisogno, con una attenzione al mondo lgbt e anche a chi ha attuato o sta attuando un processo transgender, ma non solo. In questi anni ho sentito dire spesso che la donna non trova mai uno spazio pensato realmente per lei. Ho quindi maturato la volontà di aprire un locale dove possa entrare senza alcun rischio. Ma soprattutto dove troverà una mentalità aperta». E ancora: «Io ho iniziato a toccare questi temi con l’impegno politico, ma poi ho deciso di mettermi in gioco nel sociale. Volevo fare qualcosa di concreto per le persone, in particolare per le minoranze».


LA LINEA
Nella massima libertà, in un luogo in cui l’unico divieto è l’ingresso agli uomini. «Organizzeremo però -spiega ancora Emilio- degli eventi nei quali celebreremo la bellezza dei corpi, maschili e femminili. In queste settimane abbiamo ricevuto alcune critiche, ma anche feedback molto positivi da persone che lavorano nel settore». E chiude: «Il nostro non è solo un locale ma anche un’associazione. Noi ci impegniamo per la libertà e l’emancipazione della donna che può sentirsi se stessa, a prescindere dal fatto che sia etero o lesbica, esprimendo la propria sessualità senza problemi».

Ultimo aggiornamento: 16:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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