Lavoro, nuove frontiere e professioni. Le aziende non cercano più operai ma tecnici

Venerdì 16 Dicembre 2022 di Francesca Dussin
Ricerca di lavoro, ecco chi assumono le aziende (foto generica)

CASTELFRANCO (TREVISO) - La figura dell'operaio con la tuta blu sporca di olio non esiste più: le aziende oggi cercano qualcos'altro. La richiesta specializzata delle imprese, la modernizzazione delle figure professionali, la digitalizzazione: questi sono alcuni dei temi di cui si è discusso all'incontro Formazione tecnica e sbocchi lavorativi all'Itis Barsanti di Castelfranco. Una serata di orientamento per i genitori degli studenti di terza media, alla quale hanno partecipato anche 4 grandi imprese del territorio: Dallan, Breton, Steelco e Stevanato Group. Con l'intervento di Francesco Callegari, portavoce della Camera di Commercio di Treviso e Belluno, il meeting si è focalizzato sul cambiamento dei contesti economici e lavorativi nel Nord Italia, e sulla conseguente domanda di lavoro delle imprese che è molto diversa da quella di qualche decennio fa. «Sono richieste figure specializzate di meccanici e montatori di macchinari industriali, attrezzisti, termoidraulici, ma anche tecnici del web e del marketing e addetti alla logistica.

Gli stessi mestieri tradizionali sono oggi profondamente modificati dai paradigmi della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale», spiega Callegari, che da trent'anni si occupa di studiare le dinamiche dell'economia e del mercato del lavoro.

Lavoro e richieste del mercato, le nuove figure

Il Nord Italia è una zona dall'incredibile densità manufatturiera, una tra le più importanti in Europa per la presenza di imprese artigiane e del settore terziario avanzato. E questo è ciò che esse vogliono oggi». «La tecnologia ormai da tempo sta trasformando i mestieri tradizionali, cancellandone alcuni ma allo stesso tempo creando nuova occupazione», aggiunge Alessandro Caprara, direttore tecnico di Steelco. «Ciò che noi cerchiamo sono persone che sappiano fare ciò che il computer non fa». L'indirizzo di diploma più richiesto al momento è quello di meccanica e meccatronica, perché c'è grande difficoltà di reperimento di queste figure. Per sopperire al problema la Breton Spa ha creato addirittura dei percorsi ad hoc come la Breton Academy, «in cui i neodiplomati possono formarsi come tecnici meccatronici direttamente in azienda, non sui libri ma on the job», spiega Giulia Tonietto, responsabile delle risorse umane. Si parla di tecnici, non più di operai. Tecnici informatici, logistici, meccanici, altamente specializzati nel loro settore e votati all'eccellenza. Il tessuto imprenditoriale del Veneto è anche molto propenso all'internazionalizzazione, e difatti si richiedono con sempre più frequenza giovani disposti a viaggiare o che conoscano le lingue straniere. Fondamentale in tutto ciò è la comunicazione tra le imprese e la scuola. «Cerchiamo nella scuola un interlocutore che capisca il nuovo linguaggio del mondo del lavoro, e il Barsanti parla la nostra lingua» aggiunge Marco Fabrizio di Stevanato Group.

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