Sfruttano lavoratori stranieri: 12 ore al giorno per 50 euro al mese. Sequestrata azienda cinese

Giovedì 24 Febbraio 2022
Sfruttano lavoratori stranieri: 12 ore al giorno per 50 euro al mese. Sequestrata azienda cinese

VILLORBA - Lavoro nero, sfruttamento e caporalato: sequestrata l'azienda cinese che sfruttava lavoratori stranieri.  La Squadra Mobile della questura di Treviso ha messo i sigilli a un immobile di Villorba, sede di un’azienda di confezioni e accessori per l’abbigliamento, il cui titolare “formale”, in concorso con l’amministratore di fatto, entrambi cittadini cinesi, hanno assunto, impiegato ed utilizzato manodopera (anche in nero), sottoponendo i lavoratori, circa una ventina, a gravi condizioni di sfruttamento, approfittando del loro stato di bisogno.

L'indagine

L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Treviso, ha permesso di accertare che i lavoratori, laddove regolarizzati, a fronte di contratti di lavoro part-time o con un numero di ore limitate, prestavano, in condizioni igienico-sanitarie degradanti e in assoluta mancanza di misure di sicurezza, più di 12 ore di lavoro al giorno, comprese le giornate del sabato e della domenica, senza fruire di riposi settimanali e/o periodi di ferie.
In alcuni casi, prevalentemente riguardanti cittadini bengalesi e pakistani, indotti ad accettare le condizioni imposte dal datore di lavoro in quanto entrati di recente nel territorio nazionale e in cerca di lavoro ai fini della regolarizzazione, è stata corrisposta una retribuzione mensile di soli 40/50 euro, una spesa alimentare mensile di analogo importo, nonché offerto un alloggio nel medesimo Comune di Villorba, in cui vivevano in condizioni igienico-sanitarie deprecabili.

L'azienda

L’articolata indagine degli agenti ha consentito anche di accertare che gli stranieri venivano prelevati ogni mattina ed accompagnati in tarda serata all’alloggio individuato dal datore di lavoro, che controllava di fatto costantemente tali persone, le quali vivevano in condizioni umane degradanti (condotta riconducibile al caporalato).
L'azienda è stata sottoposta a recenti controlli da parte della Squadra Mobile e, in particolare, a dicembre del 2021, è stato eseguita un’attenta verifica congiuntamente a personale dell’Ispettorato del Lavoro, dello Spisal, dell’Inps e dei Vigili del Fuoco, che successivamente hanno contestato diverse violazioni di tipo amministrativo per l’inosservanza delle norme in materia di sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro, oltre che sul lavoro; contestazioni e controlli che non hanno fatto desistere i titolari dell’azienda nel mantenere le gravi condotte di sfruttamento dei lavoratori.

Fino a ieri, 23 febbraio, quando è stato posto sotto sequestro l’intero complesso immobiliare e i numerosi macchinari utilizzati nell’azienda.

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