Infermiera di Treviso uccisa dal compagno in Spagna. Choc tra i vicini e gli ex colleghi del San Camillo: «Era innamoratissima di lui» Video

Mercoledì 20 Settembre 2023 di Maria Elena Pattaro
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TREVISO - «Per me Nicoleta era come una figlia. Eravamo pronti a riabbracciarla fra qualche giorno: sarebbe tornata qui a Treviso il 22 settembre. Invece ci è piombata addosso questa notizia tremenda». A parlare, trattenendo a stento le lacrime, è Lucia, una vicina di casa di Nicoleta Buliga Lupo, l'ex infermiera dell'ospedale San Camillo uccisa in Spagna dal nuovo compagno, che poi si è tolto la vita. Per oltre vent'anni Nicoleta ha abitato in via Gasparinetti, nel quartiere di Santa Maria del Rovere. Fino a giugno, quando aveva traslocato a Castillon de la Plata, pur mantendo la residenza a Treviso. Nell'appartamento, all'ultimo piano di una palazzina, abita il figlio 26enne. Oggi choc e lacrime tra i residenti. «Era innamoratissima, sembrava felice della sua nuova vita in Spagna - racconta Lucia -. Un anno fa mi aveva presentato il nuovo compagno. Lo aveva conosciuto tramite la sorella, che viveva in Spagna. Un uomo educato, gentile, sembrava molto innamorato di lei». Medesimo il sentimento tra i colleghi nell'ospedale San Camillo, dove Lupo aveva lavorato per 19 anni come infermiera, prima in Medicina poi come strumentista in sala operatoria.

Il ricorso commosso della collega Jolanta: «Era una persona meravigliosa, un'infermiera bravissima».

Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 14:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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