Incidente sulla Treviso Mare, l'imprenditore in moto agganciato dal cavo killer: è caccia a chi l'ha perso

Martedì 13 Giugno 2023 di Maria Elena Pattaro e Mauro Favaro
Incidente sulla Treviso Mare, l'imprenditore in moto agganciato dal cavo killer: è caccia a chi l'ha perso

RONCADE (TREVISO) - Agganciato e strangolato a morte da un cavo “impazzito” mentre percorreva in moto la Treviso Mare. È una morte assurda quella di Gastone Feltrin, imprenditore 64enne di Roncade, su cui sta indagando la polizia stradale. È caccia a chi ha perso la fune di plastica, di quelle usate per legare le rotoballe di fieno, che domenica pomeriggio si è trasformata in uno strumento di morte, complici le forte raffiche di vento. La Procura di Treviso ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e gli agenti stanno esaminando attentamente i filmati delle telecamere: sia di quelle posizionate lungo l’arteria, sia di quelle private. I filmati e gli accertamenti sui terreni agricoli circostanti avrebbero già restituito elementi utili a capire come il cavo fosse arrivato lì. Lì dove non avrebbe mai dovuto essere. Due le ipotesi al vaglio già da domenica: se la fune fosse caduta accidentalmente da un veicolo transitato poco prima (forse un trattore) o se sia “sfuggito” da qualche proprietà.

Sembra escluso che qualcuno lo abbia posizionato lì di proposito: non c’era nessuno a bordo strada al momento dell’incidente e i residenti rincasati poco prima non hanno notato quell’intreccio di plastica arancione. Oltre ai nastri delle telecamere, gli inquirenti stanno facendo accertamenti sulle campagne per capire chi, nella zona, faccia uso di funi del genere. La soluzione del “giallo” potrebbe arrivare già nelle prossime ore. 


LA RICOSTRUZIONE
L’incidente è avvenuto poco dopo le 18 all’altezza del ristorante Perché: il cavo è comparso lì all’improvviso, attraversando la Treviso Mare e infilandosi anche in via San Rocco, dalla parte opposta dell’arteria che conduce a Monastier. È un tratto circondato dalla campagna. Nei campi non c’è traccia di balle di fieno. Secondo le ricostruzioni, un’estremità del cavo si sarebbe agganciata a un lampione e al guardrail a bordo strada mentre la parte centrale è rimasta sospesa sulla carreggiata, in balìa del vento. Un pericolo invisibile, sotto la pioggia battente. E letale, in cui si è imbattuto Feltrin. L’imprenditore stava tornando a casa sotto il diluvio in sella alla sua Harley-Davidson, una delle sue passioni. Mancava poco più di un chilometro quando, senza nemmeno accorgersene, è stato agganciato dal cavo, che gli si è attorcigliato attorno al collo fino a strangolarlo


L’IMPRENDITORE
La morte, che più di qualcuno non ha esitato a definire da film dell’orrore, ha destato sconcerto e dolore sia a Roncade, dove l’imprenditore abitava, sia a Monasteier dove aveva sede la sua azienda, la Feltrin+Masrin di Monasteir. La ditta, fondata assieme al socio Renato Masarin è un polo d’avanguardia che da 30 anni sviluppa, ingegnerizza e produce componenti metallici collaborando con le principali realtà industriali del mondo dell’arredo e del design, come ad esempio Arper (di cui è proprietario il cugino Claudio Feltrin, presidente di Federlegno Arredo), Kartell, Kastel ed Estel. «Siamo distrutti - è il commento lapidario della famiglia - Gastone era sempre prudente, non riusciamo a capire come sia potuto succedere. Non si può morire così». Il cordoglio è trasversale e arriva da Roncade e Monastier, dal gruppo Alpini di Roncade, a cui Feltrin partecipava e dal mondo produttivo della Marca. «Non ci sono parole per una tragedia di questo tipo. Gastone Feltrin era una persona splendida, un grande imprenditore che amava il suo lavoro, i suoi dipendenti, e aveva a cuore la sua comunità. Ricordo che è stato anche sponsor per il servizio pedibus» lo ricorda la sindaca di Monastier Paola Moro, A cui fa eco il dolore della collega Pieranna Zottarelli, prima cittadina di Roncade: «Ci stringiamo alla famiglia in questo momento terribile».

Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 16:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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