Morto nello schianto a 17 anni, la disperazione dei genitori: «Simone non c'è più, il dolore è insopportabile»

Giovedì 22 Luglio 2021 di Gianandrea Rorato
Simone Perin morto a 17 anni
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PONTE DI PIAVE - «In questo momento il dolore è troppo, anche solo per parlare del nostro ragazzo che non c’è più». Poche parole, che escono a fatica, spezzettate da lacrime trattenute, quelle dei genitori di Simone Perin, morto in un incidente stradale, martedì 20 luglio poco dopo le 17 lungo via Piave, a Fontanelle. Simone, che tra cinque giorni avrebbe compiuto 18 anni, in sella alla sua Mbk Industry 50cc, non si è accorto delle auto in coda, ferme davanti al semaforo rosso, e si è schiantato contro il retro di un Suv Kia Sportage condotta da una 39enne del posto.

La dinamica dell’incidente sembra chiara. Tanto è vero che il magistrato della Procura presso il Tribunale, dottor Romanelli, non ha disposto l’autopsia. Quanto successo all’altezza dell’incrocio con via Santa Maria del Palù non può essere addebitato al conducente di un’auto. E nemmeno al cantiere presente lungo la carreggiata e segnalato da un semaforo, ma anche da cartelli stradali che impongono il limite di velocità dei 30 chilometri orari.


Un malore, il sole che lo ha abbagliato, oppure una tragica, terribile, fatalità. Che però non ha lasciato scampo al 17enne che stava procedendo in direzione Ormelle e si è schiantato con tale violenza contro la Kia da carambolare sull’asfalto. E rimanere lì, privo di vita. La famiglia è chiusa nel suo dolore e non è stata ancora decisa la data del funerale. «In questo momento sentiamo troppo dolore, preferiremmo non dire nulla» ha detto la mamma Caterina Munaretto ieri mattina davanti al cancello di casa. Accanto a lei il marito Mauro Perin e la figlia minore, tutti sconvolti.

IL RICORDO
Poco distante dalla casa dei Perin, in via Roma, c’è il bar Rinaldin. «Simone lo si vedeva passare ogni tanto per fare due passi oppure con la sua bicicletta» ricordano. «Ogni tanto veniva a fare la ricarica del cellulare. Quando abbiamo saputo della tragedia, siamo rimasti senza parole. E abbiamo pensato ai familiari che in queste ore stanno vivendo un grave lutto». Simone aveva frequentato l’istituto superiore Sansovino a Oderzo, mentre quest’anno si era trasferito all’istituto Obici, sempre a Oderzo. La professoressa Maria Camilla Bigliardi l’ha seguito nel suo percorso scolastico all’istituto Sansovino: «Per quanto mi riguarda posso dire che nei tre anni in cui è stato mio allievo l’ho visto crescere e maturare». E continua: «Ha superato la sua esuberanza con un maggiore senso di responsabilità. Simone era un ragazzo buono, vivace ma rispettoso, ben educato».

LA LETTERA
Per lui la compagna di classe Soni ha scritto una lettera rivolgendosi direttamente all’amico, con parole toccanti, che lo ricordano come l’angelo della classe, pronto difendere i più deboli e a dare loro voce. «Caro Simone, ti ricordi quando mi dicesti in prima superiore, seduto perennemente vicino a me: “Sei bella, smettila di essere insicura!”. Per quanto fosse stata una bugia, mi faceva sentire meno debole. Tu eri lì, pronto con la tua allegria e spensieratezza ad alleggerire le ore più noiose a scuola. Tu c’eri e ci sei sempre per noi. Grazie per essere stato vicino anche agli esclusi della classe e per aver parlato con chi non aveva coraggio di parlare. Riuscivi ad essere amico anche dei muri se ti avessero lasciato da solo. Tu sei ancora qui, vicino ai nostri cuori che avranno sempre spazio per te. Grazie». Un’altra compagna invece, dopo aver sentito gli amici della classe, sintetizza così il pensiero del gruppo: «Simone era un ragazzo speciale, era spensierato e sempre felice. In ogni situazione vedeva l’aspetto positivo. Una risata riusciva a strapparla a chiunque, ogni giorno. Una persona solare con la quale abbiamo trascorso tanti momenti e con il quale avremmo voluto trascorrerne altrettanti. La sua gentilezza lo ha da sempre contraddistinto. E riusciva a trasmettere a tutti noi la sua particolare forza. Parlare e scherzare con lui faceva scaldare il cuore. Tra gioie e fatiche, abbiamo riso e imparato tanto. Simone, rimarrai per sempre nei nostri cuori, nel posto più speciale».

Ultimo aggiornamento: 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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