​Il sindaco: «Green pass nei locali? Qui nel mio comune non multerò i gestori»

Domenica 15 Agosto 2021 di Mauro Favaro
Katia Uberti, sindaco leghista di Paese, Comune alle porte di Treviso
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PAESE (TREVISO) - «Non multeremo i gestori dei locali nel caso in cui dovesse emergere la presenza all'interno di cittadini senza Green Pass. Faremo i dovuti controlli. Ma non ha senso colpire ulteriormente i ristoratori, categoria che ha già pagato un alto prezzo nell'epidemia da coronavirus. Tanto più che tra i loro compiti non può esserci anche quello di controllare i documenti dei clienti».  La linea dettata da Katia Uberti, sindaco leghista di Paese, Comune alle porte di Treviso, segna di fatto un'obiezione di coscienza rispetto alla legge che mette in conto sanzioni da 400 a 1.000 euro, con annessa segnalazione alla Prefettura, per i gestori che non controllano il possesso del Green Pass tra i clienti che si siedono a mangiare o bere all'interno dei loro locali.

La regola vale per bar e ristoranti, ma anche cinema, teatri, palestre, piscine, terme e altre attività al chiuso. «Non voglio fare da sceriffo contro chi è impegnato a venir fuori da una profonda crisi scandisce il primo cittadino , non me la sento di inferire su chi è già in difficoltà». Non c'entra la libertà di scelta in merito ai vaccini anti-Covid. Qui la questione è squisitamente amministrativa. 


L'APPROCCIO

A Paese rischieranno la multa le persone che entreranno nei locali senza la certificazione verde. Non chi guida le attività. L'approccio è sostanzialmente opposto a quello che mercoledì ha portato la polizia locale di Treviso a sanzionare il gestore di una sala scommesse a due passi dallo stadio per la presenza di cinque clienti senza Green Pass, che a loro volta si sono visti affibbiare una multa da 400 euro a testa. «Non è stato un controllo mirato alla verifica del Green Pass ha osservato il comandante Andrea Gallo ma legato a un'operazione più vasta che riguarda quella zona. Però, visto che la norma sul certificato verde c'è, siamo obbligati a verificarla. Questo non toglie che, nei prossimi giorni, potremmo anche fare dei controlli specifici a campione». Pure a Paese verranno effettuati dei controlli. «Verranno pianificati e attuati in collaborazione con le altre forze dell'ordine», spiega Rosaria Gelardi, comandante della polizia locale. Qui, però, il Comune non ha alcuna intenzione di mettere i gestori degli esercizi pubblici con le spalle al muro. «Da parte loro c'è sempre stata la massima collaborazione, anche attraverso la segnalazione della presenza di clienti che non volevano indossare la mascherina sottolinea il sindaco . Adesso porteremo avanti i controlli nell'ambito del Green Pass, ma non nei confronti dei gestori».

 
GLI EVENTI

Il discorso è diverso per quanto riguarda gli eventi organizzati per questa estate dallo stesso Comune. In queste occasioni ci sarà un controllo preventivo delle certificazioni verdi. «La verifica del possesso del cosiddetto passaporto sanitario nelle situazioni di grande affluenza ha indubbiamente una logica. Come organizzatori, faremo i necessari controlli. La situazione, però, non è paragonabile a quella degli esercizi pubblici conclude Uberti . Il fatto che i gestori possano essere sanzionati qualora non riescano a verificare efficacemente il possesso del Green Pass, non mi pare affatto la strada giusta, tanto più che questi controlli non sono proprio di semplice applicazione e potrebbero pure dar vita a tensioni con il pubblico». 
 

Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 09:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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