Via Pisa, allacci abusivi dell'acqua. Il grattacielo finisce in Procura

Sabato 10 Agosto 2019 di Paolo Calia
Il grattacielo di via Pisa; alcuni residenti senza servizi per debiti si sono attaccati alle valvole dei vicini
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TREVISO Contatore bloccato o, meglio, tolto per via delle bollette non pagate? Nessun problema. È sufficiente chiamare un amico idraulico e creare un collegamento posticcio tra la propria tubatura e quella del condominio. E il gioco è fatto. È quanto accaduto nel grattacielo di via Pisa, dove il nuovo amministratore Alessandro Zuin ha deciso che è arrivato il momento di portare un po’ d’ordine oltre che iniziare a coprire i pesanti buchi lasciati dai tanti, troppi, inquilini che non pagano bollette e spese comuni. Mercoledì aveva quindi deciso di bloccare la fornitura d’acqua a 18 condomini morosi.
 Decisione traumatica, ma portata a compimento senza esitazioni e con l’appoggio di chi invece le spese le paga. Immediata la contromossa dei furbetti. Il giorno dopo in due hanno chiamato un idraulico di fiducia e hanno collegato con un tubo posticcio la valvola d’arresto del condominio con la loro tubatura, bypassando così il contatore rimosso. E c’è stato anche chi ha pensato bene di collegarsi al contatore del vicino utilizzando la sua acqua, ovviamente, a sua insaputa.
LA REAZIONE
«Quella di collegarsi alla valvola condominale è un’azione arbitraria e presuppone un furto del bene comune, che è l’acqua appunto del condominio - precisa Zuin - abbiamo quindi dato mandato al nostro avvocato di preparare la querela che andremo a depositare in Procura». Ormai tra i l’amministratore e i condòmini che non ne vogliono sapere di saldare i propri conti, è guerra aperta. Zuin è stato anche minacciato per ben due volte - «Ma questo non è importante», taglia corto - però non molla. Anzi rilancia. E per prima cosa ha deciso di spazzare via ogni ingegnoso sistema per sottrarre l’acqua: «Questa mattina alle otto (ieri ndr) ho diretto la squadra della Termoidraulica Barbazza che lavora per noi, e che sa che non riceverà pagamenti perché non abbiamo soldi ma che ci sta facendo credito in cambio di pubblicità, e abbiamo tolto le tubazioni rasente muro. Questo dovrebbe impedire, salvo operazioni magiche di filettatura ma molto complesse da effettuare, che si possano riattaccare».
LA PARTICOLARITÀ
In un quadro simile non può mancare l’aspetto paradossale: «Quei due appartamenti, invece di pagare le spese condominiali, si sono pagati l’idraulico. In un caso il debito verso il condominio è di 43mila euro, nell’altro di 28mila. Quello da 43mila è occupato, attualmente all’asta e ci sarà presto una vendita dell’immobile, e la persona attualmente all’interno ha detto “presto conoscerà mio marito”. Nonostante questo io continuo». La guerra dell’acqua comunque è solo all’inizio: i contatori staccati resteranno tali fino a quando i rispettivi proprietari non cominceranno a colmare i loro ammanchi. «Siamo tutti allineati sul fatto che fermarci adesso sarebbe una disfatta per il condominio, vorrebbe dire essere sconfitti. Ho ricevuto anche la solidarietà del consigliere comunale Davide Acampora. Quindi tutti i lunedì e i venerdì verranno controllati gli spazi esterni, dove non ci sono più le biciclette abbandonate da anni, e verificata la presenza di nuovi allacci abusivi».
LA BUONA NOTIZIA
Nonostante tutto però qualche spiraglio di luce si comincia a vedere: «Ci sono anche delle buone notizie - conclude Zuin - tre condomini con un debito inferiore ai 10mila euro, si sono presentati spontaneamente nel mio studio. Assieme abbiamo concordato un piano di rientro. Quindi qualcosa di positivo sta accadendo. Non vorrei insomma che passasse solo il concetto che Zuin viene minacciato: ho le spalle grosse e posso contare sulla fiducia dei condomini, nonostante li conosca da poco tempo». 
Ultimo aggiornamento: 08:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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