Sul Grappa in auto nonostante i divieti: «Adesso gli spericolati pagheranno una multa salata»

Sabato 15 Gennaio 2022 di Benedetta Basso
Multa a chi va sul Grappa quando è vietato
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BORSO DEL GRAPPA - Trecento euro di multa (ma potrebbero essere anche di più) per chi non rispetta i divieti sulle strade del Grappa o si avventura in escursioni senza l’abbigliamento adatto.

Dopo i sempre più numerosi episodi di persone bloccate dalle neve per aver sfidato e trasgredito i divieti stradali, arrivano le dure parole dei sindaci dei paesi ai piedi del Grappa. Accompagnate dai primi provvedimenti. Solo fra domenica e giovedì le squadre di soccorso sono dovute intervenire su Grappa e monte Palon per trarre in salvo automobilisti bloccati dal ghiaccio lungo strade interdette alla circolazione nel periodo invernale. Con dispendio di uomini e mezzi.


REGOLAMENTI IGNORATI
Flavio Domenico Dall’Agnol, sindaco di Borso del Grappa, è durissimo contro gli assalti a questi luoghi, ignorando i regolamenti e il rispetto per la sacralità. «L’attenzione e il rispetto per il Sacrario Militare di Cima Grappa è un argomento che mi sta molto a cuore e per questo ci siamo interessati anche alla viabilità di questi luoghi, che soprattutto dopo le nevicate attraggono molti cittadini -ha dichiarato- Proprio ieri ho incontrato la polizia locale e l’Arma dei carabinieri e abbiamo deciso di stilare un regolamento che assegna piena e totale responsabilità a coloro che si mettono nei guai sulla neve per imprudenza e irresponsabilità. Queste persone dovranno quindi pagare il servizio dei nostri volontari che impiegano forza lavoro e mezzi per recuperare le auto e salvaguardare l’incolumità delle persone che non rispettano i divieti di transito». 


RISCHI E TRAPPOLE
Parole dure, quelle del sindaco Dall’Agnol, che si riferisce in particolare alla strada provinciale 140, nei pressi di Baita Camol, in cui il transito è vietato dal 15 novembre al 15 aprile, come da decreto. Una strada in cui la temperatura può precipitare anche di 10 gradi nella fascia tra le 15 e le 17. «Non è pulita e non vi è manutenzione. Lo sanno tutti. Nonostante i rischi, le persone incaute salgono comunque, ma fronteggiare quella strada durante il periodo invernale è pericoloso anche per le auto a quattro ruote motrici -continua il sindaco nel ringraziare i volontari della protezione civile, dei vigili del fuoco e del soccorso alpino, impegnati anche di domenica- Coloro che si faranno beffa dei divieti di transito e chiederanno aiuto per essere nei guai pagheranno, oltre alla sanzione amministrativa del codice della strada di 29,40 euro, anche 250 euro di chiamata e servizio dei soccorsi, e 50 euro per ogni ora dedicata al recupero». Il sindaco, con questo regolamento, vuole far comprendere che gli operatori, in queste situazioni, vengono distratti da eventuali altre emergenze. Situazioni che, con un po’ di responsabilità e prudenza in più, potrebbero essere evitate e non toglierebbero forza lavoro e mezzi necessari altrove. Dall’Agnol non si riferisce solamente alle persone che non rispettano i divieti di transito con le auto, ma anche a coloro che non hanno l’attrezzatura e l’abbigliamento adatto per affrontare la montagna. «La strada è aperta ai pedoni, ma non è opportuno salire con le scarpe da ginnastica. Il regolamento che abbiamo accordato ieri vale anche per tutti quelli che si mettono in pericolo a causa di un abbigliamento poco consono a quei luoghi. La montagna non perdona e può mettere a rischio l’incolumità delle persone -dichiara- non voglio spaventare l’escursionista a piedi che, rispettando i divieti e i luoghi sacri, si gode e apprezza i paesaggi del massiccio del Grappa, ma ci vogliono prudenza e senso di responsabilità».


FRONTE COMUNE
Anche Gino Rugolo, sindaco di Cavaso del Tomba, si esprime duramente contro questi comportamenti superficiali e privi di buon senso, di fatto schierandosi con Dell’Agnol, ma anche con la sindaca Annalisa Rampin di Pieve del Grappa, sempre attenta a questo tema, e a Valerio Favaro, primo cittadino di Possagno. «Spesso le auto, oltre a non rispettare i divieti, non sono attrezzate e non hanno né catene a bordo né gomme da neve. I divieti sono fatti per evitare situazioni di pericolo e siamo sempre meno abituati ad affrontare la natura e i suoi rischi» afferma Rugolo, che si dice preoccupato e desolato anche per la mancanza di valori etici e culturali verso i luoghi sacri, sempre più dimenticati e sempre meno rispettati.
 

Ultimo aggiornamento: 16:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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