Geometra comunale a 18 anni: la scelta in controtendenza di chi abbraccia il posto fisso

Venerdì 15 Dicembre 2023 di Laura Bon
Il municipio di Vedelago


VOLPAGO (TREVISO) - Quando, nel salutare i nuovi dipendenti del Comune di Volpago, lo ha visto in volto, e poi ne ha chiesto l'età, Mauro Anselmi, sindacalista della Uil, ha sgranato gli occhi. Perché quel geometra, che ha preso servizio di recente all'ufficio tecnico con un contratto a tempo indeterminato, non ha ancora compiuto diciannove anni. E si tratta, con ogni probabilità, di un caso unico, per lo meno a livello provinciale.

L'INCONTRO
«Quando abbiamo fatto l'assemblea, come accade due volte all'anno - spiega Anselmi - e ci hanno presentato i nuovi arrivati, sono davvero rimasto stupito.

Credo che questo sia davvero l'unico caso in provincia. È quindi una bella eccezione. Ormai, i ragazzi neodiplomati non reputano assolutamente appetibile un impiego nell'ente pubblico. E un periodo davvero difficile da questo punto di vista: ne vediamo proprio pochi. La professione pubblica è infatti considerata poco appetibile e numerosi bandi vanno deserti». Una considerazione che comunque fa riflettere, dato che, se l'impiego nel pubblico non piace, neppure determinati contratti a chiamata, come quelli di barista o cameriere, vanno a ruba. Il geometra in questione, invece, non ha perso tempo. E ora si trova ad avere già in mano un contratto a tempo indeterminato. Ma il sindacalista analizza l'altra faccia del problema. «Io credo - continua - che gli stipendi siano davvero troppo bassi e mi chiedo se con un lavoro in Comune un giovane possa pensare di comprarsi ad esempio una casa o una macchina». Il giovane geometra in questione, comunque, ha rotto gli indugi, probabilmente pensando che un lavoro a tempo indeterminato a 18 anni fosse già un buon punto di partenza. È già diventato, a tutti gli effetti, la mascotte dei colleghi.

IL CONVEGNO
Ma di giovani e lavoro si è anche parlato nei giorni scorsi nell'aula magna dell'Istituto Einaudi Scarpa di Montebelluna, con l'evento conclusivo del progetto Match Point che ha visto coinvolte classi quinte degli Istituti Einaudi Scarpa e Veronese. "Match Point", che rientra nella programmazione delle politiche attive per il lavoro dell'Area Montebellunese, con il supporto tecnico della cooperativa La Esse, è un progetto sperimentale derivato da Progetto Radar col quale gli operatori hanno affrontato il tema della distanza culturale tra i giovani e le aziende del territorio montebellunese, per creare nuove strategie di incrocio domanda/offerta. «Le ditte vanno preparate - spiega Alessandro Tonello, della cooperativa La Esse - ma anche i ragazzi sono disorientati. Ecco quindi la necessità di una proposta trasversale che punta a creare un contatto diretto e proficuo tra l'offerta di lavoro presente nel territorio e le risorse umane».
 

Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 10:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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