Furto di pesci rossi nel laghetto di Villorba mentre i proprietari sono in ferie: «Gatti? No, sono stati rubati»

Portati via una Carpa Koi e un Orofiamma, l'appello social dei loro "padroni"

Martedì 22 Agosto 2023 di Mauro Favaro
Furto di pesci rossi nel laghetto di Villorba mentre i proprietari sono in ferie: «Gatti? No, sono stati rubati»

VILLORBA (TREVISO) - Un furto di pesci rossi. O almeno così pare. Fatto sta che due pesci, tra l’altro non due pesci qualsiasi ma una carpa Koi giapponese e un Orifiamma, sono improvvisamente spariti dal laghetto di una casa mentre la famiglia era in ferie. E la proprietaria ha lanciato un vero e proprio appello su Facebook: chi sa, parli. La speranza è che qualcuno possa portarli indietro. «Ci sono stati rubati due pesci da nostro laghetto di casa - ha messo nero su bianco nel gruppo dedicato a Villorba, allegando anche le foto dei pesci spariti nel nulla - siamo andati in ferie e, fatalità, quando siamo tornati nel laghetto non c’erano più.

Se qualcuno avesse notizie, mi faccia sapere. Conto ancora nella buona fede delle persone».


LE IPOTESI
Non è chiaro se si sia trattato realmente di un furto, che sarebbe assolutamente singolare. Anche per questo non sono state scartate altre ipotesi. A cominciare dalle scorribande di qualche gatto o anche di un airone. Ma al momento non paiono esserci elementi a supporto di queste tesi. La proprietaria, infatti, specifica di aver controllato a fondo il laghetto. «Attorno non abbiamo trovato né la lisca, né le squame, né sporco - scrive - mi sembra strano che un gatto peschi con l’amo e la bacinella». Resta l’ipotesi aironi. E sono diversi a suggerirla rispondendo al messaggio pubblicato sul social network. Dopotutto non sarebbe troppo strano: qualche anno fa gli aironi erano addirittura riusciti a fare razzia anche in una peschiera di Quinto, nella zona del Parco del Sile. Resta il fatto che la rete che era stata posta a protezione del laghetto era regolarmente al suo posto. Quando la famiglia è tornata, non l’ha trovata rotta, spostata o capovolta. «Abbiamo pensato a gatti o uccelli. Ma non c’era nessun segno di sporco attorno - conclude la proprietaria - e la rete non era messa male o capovolta».


LA SPERANZA
Per il momento ci si ferma qui. Adesso non resta che attendere per capire se l’appello lanciato sui social network riceverà qualche risposta. Sembra improbabile. Ma la speranza, si sa, è l’ultima a morire. E in questo caso si spera che i pesci possano essere in qualche modo riconsegnati ai legittimi proprietari. Sarebbe una bella notizia saperli ancora in vita e pronti a tornare a sguazzare nel laghetto della casa dove sono cresciuti.

Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 09:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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