Quel fungo sembra un bel porcino ma non siete sicuri? Ora potete portarli qui

Giovedì 3 Agosto 2023 di Matteo Negro
Funghi, come riconoscerli - Foto di Silvia da Pixabay

TREVISO - Si avvicina il periodo della raccolta funghi e, anche quest'anno, l'Ulss 2 mette a disposizione i propri servizi per il controllo di quanto messo nella classica cesta dagli appassionati. L'intento dell'azienda ospedaliera è quello di fornire gratuitamente ai cittadini la verifica della commestibilità dei funghi freschi, fino al termine della stagione.

I NUMERI
A disposizione ci saranno 12 micologi che saranno presenti nei tre distretti di Treviso (alla Madonnina, in via Castellana dal lunedì al venerdì dalle 12.30 alle 13.00.

E' comunque possibile richiedere, al di fuori dei suddetti orari, previo appuntamento telefonico, un controllo sui funghi raccolti ai numeri 0422-323758 o 0422-323796.), Pieve di Soligo (presso la struttura del De Gironcoli, in via Manin a Conegliano il lunedì e il venerdì dalle 8.00 alle ore 8.45, telefono 0438-664431 o 0438-663945.) e Asolo (al Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, in via Alighieri a Montebelluna il lunedì e il mercoledì dalle ore 8.00 alle ore 8.45, telefono 0423-614799 o 0423-614717). In tutti i casi, sarà comunque possibile richiedere un appuntamento privato.


Gli addetti alle verifiche raccomandano che ai controlli i funghi arrivino freschi, sani e in buono stato di conservazione (non ammuffiti o fradici). Inoltre, dovranno essere consegnati interi (non spezzettati o già lavati) in quanto devono essere riconoscibili; dovranno, infine, essere ripuliti da foglie, terriccio o altri corpi estranei. «È fondamentale non fidarsi delle credenze popolari o di metodi empirici per valutare la tossicità dei funghi raccolti - fa sapere l'azienda - . L'unico metodo sicuro per l'identificazione delle specie commestibili è la classificazione sulla base delle loro caratteristiche, eseguita da personale appositamente formato». Nella maggior parte dei casi, le intossicazioni alimentari sono determinate da esemplari velenosi raccolti da persone inesperte, ma anche da funghi che generalmente sono considerati commestibili, che vengono però raccolti in luoghi non idonei oppure vengono cucinati in modo non appropriato.


IL MONITO
«È opportuno sottoporre a controllo micologico tutti i funghi freschi raccolti, prima di consumarli - raccomanda ancora l'Ulss - . Solo in questo modo si può avere la certezza che si tratti di specie che possiamo mettere in tavola. Avvisiamo che tutti i funghi vanno consumati ben cotti, poiché crudi sono scarsamente digeribili, se non addirittura tossici. Un esempio è il comune "chiodino" (Armillaria mellea): la specie più raccolta nella zona pedemontana è notoriamente tossica da cruda e diventa commestibile da cotta. Richiede pertanto una pre-bollitura di almeno 15-20 minuti, l'eliminazione dell'acqua, e la successiva cottura definitiva».
In caso di comparsa di sintomi associabili al consumo da funghi, anche se mangiati giorni prima, è sempre opportuno recarsi quanto prima al Pronto Soccorso. L'Ulss 2 ricorda inoltre che coloro che intendono dedicarsi alla raccolta dei funghi devono necessariamente munirsi del titolo rilasciato dagli enti preposti (e Comunità montane, i Comuni, ecc.).

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