L'Alemagna chiusa da un anno
la protesta tra sarcasmo e ironia

Domenica 1 Luglio 2018 di Claudia Borsoi
IRONIA La manifestazione di protesta è stata pacifica ma pungente, specie con la torta della vergogna per il primo compleanno del Fadalto chiuso la notte
“Anas, sindaco: la Val Lapisina esige rispetto!”. Una settantina di persone ha partecipato ieri alla manifestazione di protesta per la Statale che, nel tratto fadaltino e a distanza di un anno dalla frana sul versante dei Bosc Grandi, continua a rimanere chiusa di notte e aperta a senso unico alternato di giorno. Regista del sit-in il consigliere comunale Bruno Fasan (Lega) che risiede in Val Lapisina. Decine di persone, nel piazzale davanti al casello dell’autostrada a Fadalto, tra le 10 e le 12 hanno manifestato issando anche striscioni con gli slogan “Vergogna”, “La Val Lapisina esige rispetto” e, ancora, “Val Lapisina manifesta”. E poi, come annunciato, il taglio della torta. “1 anno di vergogna” la scritta sul dolce, con tanto di candelina – o meglio un cero – per questo primo anniversario. Si è anche brindato, con vino e acqua, per l’anniversario che sta avendo pesanti ricadute sui residenti della Val Lapisina, ma anche del vicino Alpago, oltre che sulle attività economiche che nella valle, già spopolata, resistono. 
Presenti cittadini, ma anche politici. Assenti sindaco e assessori, ma rappresentati dai consiglieri Marco Dus e Graziano Carnelos. C’erano l’europarlamentare Giancarlo Scottà, il consigliere Gianluca Posocco (lista Da Re) e l’ex consigliere del Pd Alessandro De Bastiani, oltre al presidente del quartiere Silvano De Nardi. Per il Comune di Alpago c’era l’assessore Alberto Peterle, a testimonianza di come i disagi siano sia vittoriesi che bellunesi. Prendendo la parola, Fasan ha ricordato come – da ex assessore nella Giunta Da Re – fosse riuscito a «Portare a casa un finanziamento regionale da 220mila euro per realizzare una strada sul versante franato che avrebbe permesso di tenere curata la montagna potendo raggiungere i luoghi con dei mezzi, ma i servizi forestali poi bocciarono quel progetto e non se ne fece niente». Il consigliere leghista non ha mancato di farsi portavoce dei lapinesi: «Siamo tutti arrabbiati – sottolinea -, questa situazione è diventata insostenibile. Ora basta: serve al più presto un intervento di riapertura a doppio senso. Se a Belluno, per le Olimpiadi, Anas ha annunciato investimenti sulla viabilità per 100 milioni di euro, la nostra frana non viene nemmeno presa in considerazione: è ora di farci sentire». «Non si può lasciare una statale chiusa, quando è in fase di ultimazione il traforo di Santa Augusta. La Regione o lo Stato o chi per lui deve intervenire il prima possibile» le parole dell’europarlamentare Scottà.
«Il Comune si sta impegnando sia sul tavolo regionale che su quello aperto in Prefettura per trovare una soluzione a questo problema – sottolinea Marco Dus, presente in Fadalto in rappresentanza della giunta impegnata con il Raduno della Cavalleria -. Era importante essere qui oggi perché è un problema che interessa tutti e che io conosco bene: percorrendo questa strada due volte al giorno, so quali sono i disagi». Dus ha avuto modo di parlare con i gestori del bar Gallo a Nove e del bar sulla sella del Fadalto, raccogliendo dalla loro voce le ripercussioni negative che sta avendo la strada chiusa sulle attività. «Non si capisce perché non si può mantenere il semaforo, dunque il senso unico alternato, anche di notte. A distanza di un anno il problema va risolto – conclude l’esponente del Pd -. E ora che Roma e Venezia hanno lo stesso colore, vediamo se le cose cambieranno. Noi ci impegniamo a tenere alta l’attenzione».
Ultimo aggiornamento: 10:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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