Ex assessore cede alla depressione e si uccide con un colpo di pistola

Sabato 9 Novembre 2019 di Denis Barea
Ex assessore cede alla depressione e si uccide con un colpo di pistola
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SAN BIAGIO (Tv) - È stata probabilmente la sofferenza per dover affrontare quello che aveva definito il calvario delle cure conosciuto anni fa quando affrontò una neoplasia al colon a convincere Claudio Scalambrin che non valeva più la pena di vivere. L'uomo, 64 anni, storica figura della politica a San Biagio, si è tolto la vita nella tarda mattinata di ieri. Ha parcheggiato l'auto poco lontano dalla sua abitazione poi ha premuto il grilletto della pistola con cui si esercitava al poligono di tiro di Treviso. La notizia della sua scomparsa improvvisa ha generato una vasto cordoglio in paese.
LO CHOC
«Una notizia tragica e sconvolgente - ha commentato il sindaco Alberto Cappelletto - Scalambrin ha rappresentato una delle pagine migliori della bella politica a San Biagio fatta da brave persone». «È un lutto che ci colpisce tutti - ha detto il vicesindaco Fiore Piaia - l'ho conosciuto quando Claudio faceva l'assessore e io ero un dipendente comunale. È stato un esempio di correttezza, onestà e vera passione per la cosa pubblica e il bene della gente comune». Figlio delle lotte studentesche e operaie Claudio Scalambrin ha militato con passione nel Pci. Con l'amico e compagno Isidoro Pavan è stato tra gli artefici dell'accordo che portò alla lunga stagione che forgiò l'esperienza delle giunte Dc-Pci del primo cittadino Giorgio Bin, di cui fu assessore all'edilizia e all'urbanistica. Poi, dopo la Bolognina, quel cambierò sulle note della canzone di Lucio Dalla che lo portò, chiusa l'esperienza del Partito Comunista, a tentare anche a San Biagio la strada della più vasta alleanza tra le forze progressiste, laiche e ambientaliste. Un mese fa Claudio Scalambrin aveva avuto un malore.
LA SCOPERTA
«Mi ricordo - spiega Isidoro Pavan - che mi chiese di accompagnarlo al pronto soccorso. Gli esami diagnostici gli fecero scoprire che il male era tornato». A Scalambrin, dopo un breve ricovero, i medici dissero che aveva un cancro all'esofago. La prossima settimana il 64enne, che lavorava come impiegato al Piave Servizi e che tra pochi mesi avrebbe raggiunto il traguardo della pensione, avrebbe dovuto iniziare la chemioterapia. «Io non voglio più rivivere quella sofferenza» disse però in preda allo sconforto all'amico Isidoro.
LA TELEFONATA
«Ieri mattina - racconta Pavan - mi ha telefonato. Era molto giù di morale, ha detto che si sentiva solo. Qualche ora dopo mi è arrivata la notizia della tragedia. E pensare che solo qualche giorno fa avevamo avviato le pratiche per l'acquisto di una casetta poco lontano da dove abito io. Pensava che se fossimo stati vicini questo gli sarebbe stato di supporto per affrontare la malattia». Scalabrin viveva da solo. Prima di compiere il gesto fatale e tremendo ha scritto un biglietto indirizzato al fratello, che non vedeva da tempo e con il quale avrebbe avuto un rapporto conflittuale. «Se ne è andato - ha aggiunto con commozione Pavan - un uomo forte e colto che ha dedicato la storia della sua vita politica alle battaglie dalla parte dei più deboli e dei più umili». 

Sos Suicidi. Sono attivi alcuni numeri verdi a cui chiunque può rivolgersi per avere supporto e aiuto psicologico:
Telefono Amico 199.284.284
Telefono Azzurro 1.96.96
Progetto InOltre 800.334.343
De Leo Fund 800.168.768

Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 10:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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