Consigliere della Lega di Vittorio Veneto dà le dimissioni via pec ma non vengono accettate Ecco perché

Martedì 5 Settembre 2023 di Claudia Borsoi
Consigliere della Lega di Vittorio Veneto dà le dimissioni via pec ma non vengono accettate

​VITTORIO VENETO (TREVISO) - Le dimissioni date via pec non sono valide. Per questo il consigliere di maggioranza Maurizio Gomiero (Lega) questa sera è stato regolarmente convocato dal presidente Paolo Santantonio al consiglio comunale che ha inizio alle 18. All’ordine del giorno, tra l’altro, nessun punto che parla di “dimissioni” o di “surroga”. Colpo di scena a poche ore dalla seduta consiliare. Gomiero, nonostante l’email di posta elettronica certificata con cui il 18 agosto ha comunicato al municipio di “rassegnare le dimissioni da consigliere comunale”, risulta ancora mantenere questo incarico.

In forse, però, la sua partecipazione alla seduta di stasera. 


LO SCENARIO
Ieri il leghista confermava di essere ancora in ferie. Ma un altro colpo di scena potrebbe essere dietro l’angolo: potrebbe fare rientro in queste ore a Vittorio Veneto e presenziare alla seduta che, tra i punti, ha in discussione, e poi al voto, la cessione alla Vittorio Veneto Servizi srl, la partecipata del Comune, dell’ex scuola elementare Sauro di piazza Fiume per farne la nuova sede della farmacia comunale di San Giacomo di Veglia. Un progetto molto caro a Gomiero che risiede proprio nel quartiere sud della città e che negli anni si è speso in prima persona per questo ed altri progetti tesi a valorizzare San Giacomo. Inoltre, terzo colpo di scena, il leghista potrebbe anche ripensarci: potrebbe cioè decidere di non confermare – questa volta per le vie previste dalla legge – le sue dimissioni, quindi continuare l’incarico di consigliere comunale (e in questo modo verrebbe meno la paventata surroga con il primo tra i non eletti, l’ex sindaco ed ex eurodeputato Giancarlo Scottà) fino a fine mandato, cioè fino alla primavera 2024. Da capire se lo farebbe in quota Lega/maggioranza o se dando vita ad una scissione. 


IL NODO
Le dimissioni date dall’esponente di maggioranza via pec, come hanno certificato gli uffici comunali e come sarà spiegato stasera in apertura al consiglio, non sono valide. «Maurizio Gomiero è sempre un consigliere comunale – spiega il sindaco Antonio Miatto -. Le dimissioni, che lui aveva mandato via pec, non hanno conseguenze. Non sono valide». A dirlo non è tanto il regolamento comunale, quanto leggi dello Stato e sentenze dei giudici.


LA PROCEDURA
«Le dimissioni – chiarisce il primo cittadino – si possono dare esclusivamente di persona e vanno protocollate in municipio nell’immediatezza della presentazione. Così dicono le norme dello Stato. Quelle date via pec sono prive di influenza». Dopo la pec inviata da Gomiero il 18 agosto, sindaco e consigliere non hanno più avuto contatti diretti. Il consigliere, ora, potrebbe anche ripensarci, e mantenere il proprio posto in consiglio. «Ho piacere che tutti facciano quello che vogliono – ribadisce Miatto -. Se uno non se la sente, meglio che dia dimissioni; se invece è stato un momento di sconforto, allora che non le ripresenti più e si vada avanti. Sono per la libertà massima per tutti di esprimersi. Il sindaco ha sempre bisogno di persone impegnate».

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