Diagnosi di tumore in ritardo: scuse
delle Poste ma la donna denuncia

Mercoledì 22 Gennaio 2014
L'ufficio postale di Mareno
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MARENO DI PIAVE - Le scuse, portate personalmente ieri da Poste Italiane alla 43enne S.C. nella sua abitazione di Mareno di Piave, non bastano. La denuncia depositata dall’impiegata, che ha atteso per settimane di ricevere mezzo posta l'esito di un esame e potersi così sottoporre alle cure chemioterapiche per aggredire il tumore, va avanti. E anche la Regione Veneto sta vagliando un'azione legale.



I reati ipotizzati nella querela sono l’interruzione di un servizio pubblico o di pubblica utilità e, in corso di valutazione, quello di appropriazione indebita. «La Regione potrebbe costituirsi parte lesa contro le Poste e fare causa» ha annunciato ieri alla stampa il governatore Luca Zaia. «Ho sentito al telefono la signora - ha fatto sapere - e ci siamo premurati affinché possa avere tutte le cure e possa recuperare il tempo perso, per la precisione 31 giorni.



L'articolo completo e altri approfondimenti sulla situazione delle Poste sull'edizione di Treviso del Gazzettino e nell'edizione ditale, cliccando qui
Ultimo aggiornamento: 12:04
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