Feste e concerti, accesso libero ai centri tampone per bloccare la variante Delta

Martedì 6 Luglio 2021 di Mauro Favaro
Coda ai Covid point

TREVISO - Tamponi gratis, senza appuntamenti e senza impegnative. Da oggi i trevigiani possono accedere liberamente ai Covid Point dell’ex Dogana di Treviso (dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20 e la domenica dalle 8 alle 13), ex Velo di Altivole (dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14), Zoppas Arena di Conegliano (dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14) ed ex Foro boario di Oderzo (dal lunedì al sabato dalle 8 alle 13). «Dobbiamo fare un elevato numero di test per andare a caccia della variante Delta – spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl – adesso i tamponi sono liberi: invitiamo tutti ad approfittarne. Penso a chi deve andare a una festa, a chi deve partire per le vacanze, ai volontari delle associazioni e delle Pro Loco e così via. Da una parte possono contribuire al monitoraggio delle mutazioni del virus e dall’altra sentirsi più tranquilli, usando anche l’esito negativo del tampone per poter accedere ai vari servizi».

L’OBIETTIVO

La variante Delta, la cosiddetta Indiana, è più contagiosa fino al 60% rispetto alle altre. Soppianterà l’Inglese. Ma nel frattempo va tenuta sotto controllo per far avanzare la campagna vaccinale anti-Covid. L’obiettivo è arrivare a processare 5.268 tamponi al giorno nella Marca. Un numero raggiunto solo nel picco peggiore dell’epidemia. Oggi si è a metà strada: si viaggia attorno ai 2.500 test ogni 24 ore. Compresi 1.400 molecolari analizzati dal centro di Microbiologia del Ca’ Foncello. Per salire ulteriormente si punta a sottoporre al tampone per il Covid anche chi parteciperà agli eventi pubblici in programma nel trevigiano. L’Usl si confronterà in primis con gli organizzatori di Suoni di Marca, la manifestazione che tra il 29 luglio e il 7 agosto porterà una serie di concerti sulle mura di Treviso. «Le persone potrebbero fare il tampone nelle 48 ore precedenti – apre il direttore generale – oltre ai distanziamenti, tra l’altro, questo permetterebbe loro di togliersi la mascherina e di cantare. Ne parleremo con gli organizzatori. Ma non è una cosa da sottovalutare. Se non altro perché sappiamo che è molto difficile andare a controllare durante i concerti che vengano rispettati i distanziamenti e che le persone non si abbassino le mascherine. Verificare in modo preventivo sarebbe la cosa migliore».

CAMPER DELL’USL ALLE SAGRE

Il discorso vale pure per le sagre. L’Usl è pronta a rispondere alle richieste. «Abbiamo la possibilità di intervenire facendo i test nel camper del dipartimento di Prevenzione – dice Benazzi – nel caso di grandi afflussi, però, diventa difficile fare questa operazione in tempo reale». Oltre agli screening con i tamponi già avviati nei centri vaccinali di Villorba, Ponte di Piave e Godega, infine, a tutto questo si aggiungeranno i controlli direttamente nelle aziende. Entro la fine di questa settimana l’Usl chiuderà degli accordi con Assindustria Venetocentro, Coldiretti e Casartigiani-Artigianato Trevigiano per andare a fare gli screening nei luoghi di lavoro. L’adesione resta sempre su base volontaria. Con una differenza sostanziale rispetto ai controlli visti nel corso delle ondate del Covid: a fronte del rispetto delle precauzioni, nel caso di un lavoratore positivo scatterà l’isolamento solo per il diretto interessato e non per i colleghi di lavoro. Così si va a scongiurare il rischio di dover sospendere la produzione. La parola d’ordine oggi è monitorare per poter soffocare eventuali focolai di variante Delta attraverso quarantene ed isolamenti tempestivi. Il servizio Igiene e sanità pubblica dell’Usl sa come si fa. E’ proprio attraverso questo sistema che è stato spento il focolaio di Indiana che era scoppiato all’interno della comunità Sikh di Ormelle. Ad oggi in Veneto l’incidenza della variante Delta è salita all’11,1%. Tra aprile e giugno l’Istituto zooprofilattico delle Venezie ha confermato 124 casi in regione. Poco più di 80 casi, oltre il 70% del totale, proprio nel trevigiano. Tra questi, 60 sono stati legati al focolaio di Ormelle, diffusosi nel luogo di lavoro. «Fare il tampone oggi rappresenta un’azione di volontariato che aiuterà tutta la comunità – ha tirato le fila ieri il governatore Luca Zaia – abbiamo bisogno di continuare con la campagna di screening per vedere come si diffonde il Covid e non farci trovare impreparati in autunno»

Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 10:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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