Lega la corda a un mobile e si butta giù dalla finestra: il corpo del suicida scoperto dal vicino di casa

Sabato 18 Luglio 2020
Lega la corda a un mobile e si butta giù dalla finestra: il corpo del suicida scoperto dal vicino di casa
CONEGLIANO Tragedia nella serata di venerdì ai margini del centro storico della cittadina. Un uomo sulla sessantina si è tolto la vita all'interno della sua abitazione e il drammatico gesto è stato scoperto pochi minuti dopo essere stato commesso per opera di un vicino di casa.

IL SUICIDIO
A lanciare l'allarme è stato uno dei residenti di una palazzina di viale Spellanzon, a pochissimi metri dalla stazione dei carabinieri e dal complesso dell'ospedale. Attorno alle 20 di ieri sera l'uomo ha notato con orrore la presenza di un corpo maschile all'esterno di una finestra del secondo piano dello stabile. Immediatamente l'inquilino si è precipitato a segnalare il fatto alla sede dell'Arma e a loro volta i carabinieri hanno poi richiesto l'intervento dei vigili del fuoco e del personale medico giunti sul posto nel giro di pochi minuti. Nonostante il tempestivo arrivo dei soccorritori, nulla è stato possibile fare per salvare la vittima. Tremenda la scena presentatasi agli occhi dei testimoni. I pompieri hanno dovuto raggiungere dall'interno del palazzo l'appartamento in cui risiedeva Mauro Pigat, sessantacinquenne nativo di Conegliano. L'uomo viveva da solo e per questo è stato necessario abbattere la porta.

I RILIEVI
Una volta dentro gli inquirenti hanno appurato la natura volontaria del gesto. A quanto ricostruito risulta che la vittima si sia stretta un cappio al collo nella sua camera da letto. Dopo aver fissato l'altro capo della corda alla base di un mobile il sessantacinquenne si è poi lasciato cadere dal davanzale della finestra. Il suo atto è stato immediatamente fatale. Inutile ogni disperato tentativo di rianimarlo: il medico legale non ha potuto che constatarne il decesso. I carabinieri di Conegliano hanno comunicato l'accaduto all'autorità giudiziaria e il pubblico ministero di turno ha disposto che la salma venisse ricomposta e condotta all'obitorio del vicino ospedale cittadino dove è stata messa a disposizione dei familiari. Pigat, di professione operaio, non era sposato. L'estrema decisione sarebbe stata maturata in relazione a uno stato di profondo disagio vissuto da tempo dalla vittima.
Sds
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