CONEGLIANO - Tre verbali da 400 euro ciascuno.
IL BLITZ
Il blitz dei militari di Conegliano, impegnati ormai da tempo nelle attività di controllo per evitare la diffusione del virus soprattutto nei luoghi più sensibili, come appunto i bar, è avvenuto ieri poco dopo mezzogiorno. Una pattuglia, in seguito a diverse segnalazioni pervenute nei giorni scorsi, si è recata in via Torricelli per controllare che l'esercizio rispettasse le norme previste dal governo. Una volta giunti sul posto hanno trovato una situazione che con le regole anti contagio aveva poco a che vedere. Davanti al bancone, alcune sedute e altre in piedi, c'erano sette persone che stavano bevendo un aperitivo. Cinque di queste però non avevano ancora compiuto 18 anni. Motivo per cui è scattata la prima sanzione a carico della barista per aver somministrato alcol e dei minorenni. L'attenzione è poi passata sulle misure di sicurezza adottate per evitare la diffusione del coronavirus. E, nonostante gli appelli che da più parti piovono ogni giorno per non favorire una terza ondata che metterebbe ancora più in ginocchio l'economia, all'interno del locale non c'era alcuna misura di distanziamento di almeno un metro tra i clienti. In pratica un vero e proprio assembramento, che ha portato alla seconda sanzione. A cui è seguita subito la terza: la barista aveva permesso il consumo di alcolici a un numero di persone superiore a quello consentito. Un totale di 1.200 euro che potrebbero ridursi soltanto se pagati entro cinque giorni dalla notifica dei verbali.
L'ATTIVITÀ
Non si fermano le attività di controllo dei locali in tutta la provincia. Non solo i carabinieri, ma anche gli agenti della questura di Treviso e del commissariato di Conegliano, uniti a tutti i comandi della varie polizie locali sparsi per la Marca, stanno intensificando la loro presenza sul territorio. Soprattutto in questi ultimi giorni in cui i contagi sono tornati a salire. Venerdì scorso, ad esempio, è stata chiusa per cinque giorni l'Enoteca Vettoretti di Susegana. Il titolare, Claudio Vettoretti, era stato chiaro fin dallo scorso ottobre nel dire che lui, pur di portare avanti la sua attività, era intenzionato a tenere aperto il locale anche dopo le 18 e a pagarne le conseguenze. E così è stato. Ma in provincia ormai sono molti i locali scoperti a non rispettare le regole anti-Covid, motivo per cui i controlli sono stati intensificati.