Parco del Sile: arrivano i chioschi con punto ristoro e bagno /Ecco dove

Giovedì 5 Luglio 2018 di Mauro Favaro
Parco del Sile: arrivano i chioschi con punto ristoro e bagno /Ecco dove
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TREVISO - Passeggiare, correre o pedalare lungo la Treviso-Ostiglia, la Restera e la rete ciclabile della Greenway verso il mare potendo far tappa di tanto in tanto per comperare una bibita fresca, sgranocchiare uno snack o anche solo per andare al bagno. In caso di piccole rotture, poi, si potrebbe avere a portata di mano pure degli attrezzi per riparare la bici al volo. Il tutto senza dover per forza uscire dal percorso naturalistico alla ricerca di un bar o di un'officina. Fino ad oggi è stato solamente un sogno. Ma adesso le cose stanno per cambiare. Il Parco del Sile ha infatti deciso di costruire dei punti di ristoro: saranno strutture fisse, con bagno annesso, da dare in gestione durante il periodo estivo. In senso esteso. Cioè almeno da marzo a ottobre.

 
Non è solo una bella intenzione. Il commissario dell'ente, Mauro Giovanni Viti, dirigente dell'unità Foreste e parchi della Regione, già commissario del Parco del delta del Po, ha annunciato la novità durante un incontro con i sindaci dei comuni bagnati dal Sile. «Ho chiesto ai municipi di segnalarmi i luoghi strategici lungo le ciclabili che passano nei loro territori dove vorrebbero fosse allestito un punto di ristoro conferma Viti ci sono solo due vincoli: le aree devono essere già di proprietà pubblica e devono ricadere in zone a urbanizzazione controllata». «Attendiamo le proposte continua il commissario una volta arrivate, creeremo una mappa per armonizzarle, in modo che non ci siano due strutture troppo vicine».

I PASSI DA FARE
La tabella di marcia è già segnata. Dopo aver messo gli spilli sulla cartina, il Parco intende dare avvio a un concorso di idee per arrivare a offrire quanti più servizi possibili. «In alcuni luoghi potrebbero trovare posto dei locali veri e propri, in altri dei piccoli bar elenca Viti in altri punti ancora potrebbero essere installate delle pensiline dotate di attrezzi per aggiustare le bici. Mentre in alcuni luoghi potrebbe esserci un occhio di riguardo per i servizi igienici. E così via». «Sono tutte strutture aggiunge che rappresentano anche delle opportunità per chi vorrà mettersi in gioco assumendone la gestione». L'importo economico dell'operazione ristoro è ancora da definire. Il Parco, si sa, non naviga nell'oro. La cassa piange da tempo. Proprio nei giorni scorsi il commissario ha chiesto alla Regione di rimpolpare l'organico degli uffici con due nuove figure: un tecnico e un amministrativo. Ma Viti ci crede. «Non ho l'ambizione di inaugurare queste nuove strutture sottolinea la nuova legge sui Parchi è stata approvata. Di conseguenza a breve potrebbe cambiare la governance anche del Parco del Sile. Chi arriverà dopo, però, potrà prendere in mano un progetto già avviato. Per questo ci stiamo lavorando seriamente. L'obiettivo è far decollare il progetto entro la fine di quest'anno».

IL RUOLO DEI COMUNI
I Comuni sono pronti a fare la loro parte. Le tensioni degli ultimi anni tra l'ente e i sindaci di diverso colore politico oggi sembrano distanti. Un esempio? Con il commissario, il Parco ha sfornato per la prima volta un bando unico per lo sfalcio dell'erba lungo tutte le piste ciclabili che fanno capo a villa Letizia, sede dell'ente. Senza giri di parole, Viti ha poi chiesto l'aiuto dei Comuni, perché buona parte delle risorse del Parco potrebbe andarsene proprio in questa attività. «Serve una logica di collaborazione ha messo in chiaro noi curiamo l'erba, ma i municipi ci devono dare una mano su ciò che resta. Se poi serviranno altre manutenzioni, ogni Comune si arrangerà». Burci a parte, visto che il Parco si è impegnato a curare le strutture in modo diretto dopo la ricostruzione da oltre 600mila euro. Certo, molto dipenderà dalla spesa. Una cosa è riparare una staccionata, altra mettere mano a delle passerelle. Ma intanto i sindaci non si sono tirati indietro.
Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 15:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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