Centri estivi pronti ad aprire, dal triage all'ingresso, ai pasti in mensa: ecco le nuove regole

Mercoledì 27 Maggio 2020
Nuove linee guida per l'avvio dei centri estivi
TREVISO Un contratto con le famiglie per fornire in tempo reale qualsiasi informazione sanitaria su casi di sospetta positività, divieto agli over 60 di accompagnare i bambini e formazione obbligatoria online per educatori e volontari. Così l'Usl della Marca trevigiana ha definito e illustrato ieri mattina ai sindaci della provincia le linee guida per l'avvio dei centri estivi. «Abbiamo creato un documento che è la sintesi tra le linee guida nazionali e quelle regionali, ma che include anche il protocollo messo a punto dalla nostra azienda sanitaria a tutela della salute di tutti» conferma George Louis Del Re, direttore dei servizi socio sanitari dell'Usl 2. Il documento, che sarà il riferimento per tutti i comuni della Marca, è stato illustrato ieri alla conferenza dei sindaci da Pasquale Borsellino, direttore dell'unità operativa infanzia, adolescenza e famiglia. E sul punto il sindaco Mario Conte è ottimista. «Stiamo valutando i costi, ma abbiamo già deciso di destinare una parte importante di risorse. Inoltre faremo una festa in città coi ragazzi e le famiglie per la fine della scuola». 

LA SEMPLIFICAZIONE
Rispetto alle bozze precedenti non sono inclusi i plexiglass in sala mensa, no ai braccialetti e al distanziometro. Resta però tutta la fase del triage all'ingresso al mattino con la misurazione della temperatura. E si aggiunge la possibilità di ripetere la misurazione in ogni momento della giornata, in presenza di casi sospetti. I bambini dovranno lavare le mani ogni 2 ore e seguiranno dei tutorial specifici sul virus e i comportamenti di sicurezza da tenere. I gruppi saranno ripartiti così come stabilito dal ministero: per la fascia dei piccoli 5 bambini per animatore, 7 nella fascia media e 10 nella fascia grandi. «I bambini saranno raggruppati per età e gruppi epidemiologici: i gruppi saranno invariati per tutta la durata dei centri estivi e ci sarà lo stesso tutor». 

LE NOVITÀ
Tra le novità più rilevanti per le famiglie il contratto con l'Usl e l'impossibilità per gli over 60 di accompagnare al centro i piccoli. «Abbiamo previsto un contratto che verrà firmato dalle famiglie. È un impegno a riferire con scrupolo e attenzione i casi di febbri sospette in famiglia o di positività al Covid-19» sottolinea Borsellino. In mancanza della firma, il bambino non sarà accettato al centro estivo. Altra misura di sicurezza che rischia di creare scompiglio nelle famiglie trevigiane riguarda l'obbligo che i bambini siano accompagnati al centro da un under 60. Cosa che di fatto esclude la maggior parte dei nonni. 
LA FORMAZIONE ONLINE
Dal 1 giugno saranno pronti i corsi online per educatori e volontari. «L'azienda richiede la frequenza di due moduli da 4 ore prima di dare l'assenso alla partenza dei centri estivi. Ogni volontario ed ogni educatore deve avere la certificazione. Si tratta di lezioni sul virus e sulle modalità per agire in sicurezza». Per quanto riguarda le mense, le linee guida escludono i separé in plexiglass, ma prevedono porzioni mono uso per i tovagliati e per tutti i cibi. «Tutti i bambini dovranno indossare la mascherina» ribadisce Borsellino, aggiungendo che con probabilità sarà un'unica azienda del territorio a occuparsi delle forniture per i centri estivi comunali. 

LA PARTENZA
«Se si sarà esaurita la frequenza ai corsi, dall'8 giugno si potrà partire. Ci sono Comuni in pole position (è il caso di Pieve del Grappa) e altri che stanno chiudendo ora i programmi. Per quanto ci riguarda da quella data sarà possibile aprire i centri estivi» continua il responsabile del documento. Le linee guida sono state illustrate ieri mattina di fronte ai sindaci: ora non ci sono più dubbi o incongruenze per cui tutti i comuni possono organizzare il servizio. «La competenza sui centri estivi rimane in capo ai Comuni, il nostro ruolo è di supporto per quanto riguarda la realizzazione dell'attività. Sperimentiamo una nuova forma di socialità e condivisione di cui i bambini hanno estremo bisogno. Ancora non siamo in grado di misurare cosa il lockdown e l'isolamento abbiano prodotto dentro di loro» avverte Borsellino. Intanto le amministrazioni stanno organizzando l'offerta. Che a Treviso punterà molto anche sullo sport con il progetto che prevede un camp gratuito di 4 settimane ai bambini tra i 6 e gli 11 anni e un panel di aiuti alle società con sede nel territorio comunale. 

IL COMMENTO
«So che c'è preoccupazione per i protocolli da seguire relativi ai centri estivi. Voglio però rassicurare tutti: il Comune c'è e s'impegna a sostenere parrocchie, grest e cooperative che intendono organizzare i centri estivi. Attendo di vedere i progetti. Una parte importante del pacchetto di aiuti per contrastare il Covid verrà dedicato a questa attività. I centri estivi si faranno e saranno un banco di prova importante anche in vista del prossimo anno scolastico per tutto quello che riguarda organizzazione e gestione degli ambienti e dei ragazzi. E poi abbiamo intenzione di organizzare una festa di fine anno scolastico in città aperta a tutti i bambini e alle loro famiglie. La faremo perché non possiamo accettare che un anno finisca così, resti in sospeso». 
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