Il consigliere indipendente uscito da FdI Giovine querela Pinto: «Mi ha minacciato»

Mercoledì 13 Marzo 2024 di Leonardo Sernagiotto
Il presidio organizzato da Fratelli d’Italia nella famigerata piazzetta rossa, vicino alla stazione dei bus

CASTELFRANCO - Tetre nubi aleggiano su Castelfranco e il clima politico diventa decisamente più pesante: Diego Giovine, consigliere comunale dichiaratosi indipendente, ha sporto querela dai carabinieri nei confronti di Roberto Pinto, responsabile della comunicazione del circolo di Fratelli d'Italia della città del Giorgione.

Il motivo della denuncia, nelle parole di Giovine, sarebbe l’aggressione verbale «con atteggiamento violento» che Pinto avrebbe portato nei confronti del consigliere, venerdì scorso 8 marzo, in un locale pubblico cittadino, alla presenza di diversi testimoni.


LO SCONTRO
Pinto sarebbe arrivato anche a minacciare Giovine, per via di alcuni suoi interventi durante le sedute in consiglio comunale, l’ultimo dei quali aveva preso di mira il presidio organizzato sabato 3 febbraio dal circolo di Fdi castellano nella famigerata piazzetta rossa, vicino alla stazione degli autobus, con lo slogan “Riprendiamoci il nostro territorio”. Una manifestazione svoltasi in seguito alla rissa scatenatasi tra alcuni minorenni, ennesimo atto violento in un luogo già salito agli onori della cronaca, per episodi di degrado e violenza, con protagonisti spesso giovanissimi. Durante il presidio, Roberto Pinto aveva dichiarato: «Alla luce degli ultimi avvenimenti, abbiamo pensato di dare un segnale di presenza rivolto alla cittadinanza di Castelfranco, in particolare ai residenti e ai commercianti di "piazzetta rossa", da anni spettatori indifesi di atti anche molto gravi. Non sarà il nostro presidio a cambiare la situazione, ma è segnale di cittadinanza attiva». All’indomani, il sindaco Stefano Marcon aveva commentato: «Si è trattato di una manifestazione legittima, che rientra nelle facoltà di Fratelli d'Italia», specificando tuttavia come Castelfranco sia «una città sostanzialmente sicura: le azioni congiunte dell’amministrazione e delle forze dell'ordine offrono risultati positivi». Di contro, il 6 marzo scorso, Diego Giovine, eletto nel 2020 consigliere nella lista di Fdi per poi uscirne poco dopo, aveva espresso sprezzanti critiche verso quella manifestazione: «Concordo con il sindaco che non c’è nessun allarme sicurezza in città. La situazione è sotto controllo e lo dico non come consigliere comunale, ma come rappresentante sindacale del mio sindacato [Fsp, Federazione Sindacale di Polizia ndr], attraverso il quale interagisco con le altre forze di polizia. Concludo con l’assessore Roberta Garbuio e il consigliere Guido Rizzo [entrambi di Fdi ndr], che a febbraio hanno organizzato una manifestazione perché vogliono più sicurezza. La domanda nasce spontanea: voi siete in maggioranza, governate la città e fate una manifestazione contro voi stessi e la maggioranza per chiedere sicurezza? Non può essere accettabile una cosa del genere, fa sorridere. Alla vostra manifestazione hanno partecipato in 11, su una popolazione di 33mila abitanti: i cittadini vi hanno già giudicato». Mentre i diretti interessati liquidano le parole di Giovine come l’ennesima «sterile provocazione» fine a sé stessa (tra l’altro l’assessore Garbuio non aveva partecipato alla manifestazione di febbraio), non sembra averla interpretata allo stesso modo Pinto, almeno secondo le accuse di Giovine.


LA GRAVITÀ
E mentre l’accusato non rilascia dichiarazioni in merito, il consigliere sottolinea la gravità dell'episodio, paragonandolo alle violenze fasciste di un secolo fa: «Ritengo che metodi squadristi che ricordano un passato infelice della nostra storia non si addicano al corretto e democratico confronto politico e non portino ad alcun contributo positivo di idee per la nostra Castelfranco. Reputo il fatto gravissimo, perché teso a intimidirmi nella mia attività di consigliere comunale, democraticamente eletto dai cittadini. Confido nell’intervento dell’autorità giudiziaria, anche perché questo fatto non deve costituire un pericoloso precedente».

Ultimo aggiornamento: 07:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci