Caro bollette. Il corso serale del Besta di Treviso si farà al Mazzotti: «Per risparmiare sui costi di luce e gas»

Mercoledì 25 Gennaio 2023 di Mauro Favaro
Il corso serale del Besta di Treviso si farà al Mazzotti: «Per risparmiare sui costi di luce e gas»

TREVISO - Via libera al nuovo indirizzo serale Servizi per la sanità e l'assistenza sociale al Besta di Treviso. Ma in trasferta. A fronte della necessità di ridurre le bollette della luce e del gas, le lezioni che partiranno a settembre si terranno in un'altra scuola. «Si tratta di una richiesta che ho presentato e che è stata accolta dalla Regione. Per motivi di risparmio energetico la classe che si formerà sarà ospite del Mazzotti. Ma si tratterà di una collocazione temporanea», ha precisato Renata Moretti, preside del Besta.

L'approvazione

La prescrizione è contenuta direttamente nel piano della nuova offerta formativa per il prossimo anno scolastico approvata dalla Regione e ratificata dall'ufficio scolastico del Veneto. «Il corso è attivato in capo all'istituto Besta - si specifica - ma per ragioni di risparmio energetico dovrà essere realizzato nella sede di un diverso istituto scolastico che abbia già attivi corsi serali». La ratio è semplice: così non sarà necessario illuminare e scaldare una scuola in più per un solo indirizzo. Una precisazione che nella sostanza viene approvata anche dalla Provincia, ente che gestisce gli oltre 100 edifici delle superiori nel trevigiano: «A fronte della disponibilità di spazi che vengono già illuminati e riscaldati, è opportuno che ci sia un'ottimizzazione». Il Sant'Artemio ha adeguato il riscaldamento degli istituti in base alle linee guida ministeriali. All'inizio c'erano state alcune difficoltà tecniche. Tra l'altro anche nella sede centrale dello stesso Besta. Ma poi le singole situazioni sono state puntualmente risolte grazie all'intervento dei tecnici.

Il caro bollette e il nodo delle temperature

Nello specifico, la temperatura nelle scuole è stata abbassata dai 21 gradi degli anni precedenti a 19 gradi (con un paio di gradi di tolleranza). Per quanto riguarda i costi energetici, la Provincia ha già fatto i propri conti. La stima parla di un aumento pari a 3,5 milioni di euro all'anno, per un totale destinato a sfiorare i 7 milioni. «Ma senza ridurre nulla in più di quanto previsto dal ministero tirano le fila dal Sant'Artemio non lasciamo i ragazzi al freddo». E nemmeno gli studenti che frequentano i corsi serali. Il decreto regionale dedicato all'integrazione del piano di dimensionamento per il prossimo anno scolastico, inoltre, sancisce definitamente la soppressione della scuola elementare Leonardo Da Vinci di Morgano, chiusa dallo scorso settembre per mancanza di alunni. Si tratta dell'ultimo passaggio tecnico: al posto della vecchia elementare funziona già un nuovo asilo statale, aperto nell'ambito dell'istituto comprensivo di Quinto e Morgano. 

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