Caos case popolari, spuntano gli sms tra il mediatore dei rom e l'ufficio comunale: ruolo fondamentale il giostraio Simone Garbin

Sabato 11 Giugno 2022 di Maria Elena Pattaro
Simone Garbin, giostraio con un curriculum criminale, al centro della mediazione per le case popolari

TREVISO - «Con un po' di soldi e ori l'alloggio è garantito: ho contatti con l'ufficio giusto». Queste le promesse fatte dai mediatori a chi aspirava a una casa popolare, soprattutto sfruttando la procedura agevolata per l'emergenza abitativa. Che poi si traducevano in offerte per i dipendenti comunali amici: «Ti dò 200 euro se mi dai la casa». Secondo un meccanismo ben rodato che qualcuno degli esclusi dalle graduatorie aveva segnalato un anno fa alla Prefettura: «Tanto tutti sanno che in Comune basta pagare per avere la casa». Tutti messaggi ora nelle mani degli inquirenti, che stanno passando al setaccio centinaia di chat e email contenute nei cellulari e nei computer sequestrati agli oltre 30 indagati. Nell'inchiesta per corruzione e abuso d'ufficio che ha travolto Ca' Sugana spicca la figura di Simone Garbin, 40 anni, giostraio con una corposa fedina penale. Millantando stretti rapporti con l'Ufficio Casa e con il dirigente Stefano Pivato avrebbe promesso alloggi comunali sicuri a molte famiglie rom. Come? Facendosi consegnare soldi e beni da riversare nelle tasche dei dipendenti comunali amici. Una scorciatoia illecita che avrebbe permesso la scalata delle graduatorie di assegnazione di alloggi ad affitto calmierato e . Con buona pace di chi attendeva un tetto da mesi, se non anni. Le regalìe hanno raggiunto i destinatari finali o sono rimaste nelle mani di chi prometteva favori? È quello che i carabinieri del Nucleo investigativo stanno chiarendo. È proprio sulle chat che si stanno focalizzando gli inquirenti, a caccia di elementi che rinforzino l'ipotesi accusatoria. Al vaglio ci sono anche i messaggi di posta elettronica degli uffici comunali, così come e i contratti d'affitto e tutti gli incartamenti relativi alle pratiche di assegnazione, dal 2009 a oggi.

Una trentina gli indagati rom 

«Non ci sono stati passaggi di denaro o altri beni agli uffici comunali» - afferma il difensore di Garbin, l'avvocato Fabio Crea spiegando che il suo assistito si era interessato alle assegnazioni per risolvere una situazione di forte conflitto tra vicini di casa. Garbin non è l'unico dei trenta indagati a fungere da testa di ponte tra l'Ufficio casa e gli aspiranti inquilini degli alloggi popolari. Lo stesso ruolo avrebbero avuto anche Silvana Hudorovich, Monica Virko e Gigante Levacovic. E anche l'ex consigliere comunale Enrico Renosto (non indagato).

Intanto si fa strada l'ipotesi che all'origine di tutto questo ci sia una truffa tra rom. Messa in piedi da alcune figure di spicco dell'ambiente, come appunto Garbin, che avrebbero fatto credere ad altri di sapere come e quali meccanismi oliare per ottenere un alloggio.

Ruolo centrale nella mediazione quello di Simone Garbin

Simone Garbin, a sua volta inquilino di un alloggio popolare, è un pregiudicato ben noto in città e nella Marca, con un nutrito curriculum criminale: da quando aveva 18 anni ha seminato il terrore nelle banche di mezzo Veneto e poi si è specializzato in rapine ai danni dei supermercati con i taglierini in pugno. In Comune sono convinti che la bolla sia scoppiata quando alcune case promesse dai mediatori non sono arrivate. A cui si sarebbe aggiunta la rabbia di chi restava puntualmente escluso dalle graduatorie, scavalcato sempre dagli stessi nuclei familiari. «Tanto tutti sanno che in Comune basta pagare per avere la casa»: si chiudeva così una lettera inviata circa un anno fa da una persona di etnia rom alla Prefettura (e per conoscenza anche al Comune). Assegnatari che in molti casi ostentavano un alto tenore di vita: bolidi, orologi, lussi. «L'indagine va avanti da mesi - ha affermato nei giorni scorsi il procuratore Marco Martani - e finora sono emersi elementi concreti per ottenere le perquisizioni, che permetteranno di eseguire ulteriori accertamenti».

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Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 10:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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