BELLUNO - Ieri avrebbe dovuto accompagnare il Castion prima squadra, come portiere di riserva. Invece, per Nikola Dragic, la domenica è stata di riposo assoluto. A letto. La spalla sinistra immobilizzata in una fasciatura rigida. La sofferenza di una clavicola spezzata. E ancora un po’ di paura. Inevitabile e normale. Perché l'episodio che lo ha visto aggredito su un campo di calcio poteva finire molto peggio.
Diciotto anni, un futuro da cuoco (Dragic studia all'alberghiero di Longarone), e una passione (condita da un pizzico di talento) per il calcio. Nikola Dragic è il portierone del Castion Juniores, squadra che da quest'anno gioca sul palcoscenico regionale. E ogni tanto va in panchina con la prima squadra, in Seconda Categoria. Sabato, al termine della partita giocata dal Castion, in casa, contro l'Istrana, Dragic è stato vittima di un'aggressione. E ha riportato la peggio. Proprio mentre le squadre stavano rientrando negli spogliatoi, sarebbe stato colpito da un pugno allo stomaco. Una volta caduto a terra, un potente calcio l'avrebbe raggiunto al torace.
Attimi di paura, poi il viaggio in ambulanza, le analisi e la clavicola sinistra fratturata. Il giorno dopo il fattaccio, Dragic è ancora scosso per quanto successo. E ha ancora sul volto la sofferenza per l'osso rotto.
Nikola, cos'è successo?
«Due giocatori dell'Istrana mi hanno avvicinato a fine partita, mentre stavamo rientrando negli spogliatoi. Uno di loro mi ha tirato un pugno nello stomaco. Io sono caduto a terra. E ricordo solo di aver ricevuto un calcio fortissimo alla spalla».
Come ti spieghi quest'aggressione? Vi eravate detti qualcosa durante la partita? C'erano stati degli episodi particolari?
«Diciamo che il numero 9 della squadra avversaria me l'aveva promessa. Mi aveva detto: “Ti aspetto dopo la partita”. Ma mai e poi mai avrei pensato ad una cosa simile».
Dragic mostra un rapido scambio di sms tra i suoi compagni di squadra e i due giocatori dell'Istrana che avrebbero aggredito il portiere del Castion. Negli sms, zeppi di insulti ai danni dei calciatori del Castion, i giocatori trevigiani non sembrano rendersi conto di quanto successo. I genitori di Dragic, assieme ai dirigenti della squadra, decideranno nei prossimi giorni il da farsi: una denuncia per lesioni sembra il minimo.