Schianto ultraleggero. La vicina di casa «Come una bomba salva per miracolo»

Venerdì 17 Maggio 2019 di Federico Fioretti
Schianto ultraleggero. La vicina di casa «Come una bomba salva per miracolo»

CAERANO - Il botto fragoroso poco dopo le 20, il fumo e l'odore acuto di carburante, i pezzi dell'ultraleggero schiantatosi ieri sera sul terrazzo di un'abitazione di via Giorgione a Caerano sparsi ovunque.


Così ha raccontato la sua drammatica esperienza, ancora sotto choc, la signora Rosalba, che abita proprio dietro alla casa dove si è verificata la tragedia. La donna è stata in un certo senso miracolata, dato che proprio pochi minuti prima dello schianto era intenta a tagliare l'erba del suo giardino. «Avevo appena finito di rasare il prato con il tagliaerba racconta ed ero rientrata in casa quando all'improvviso ho sentito un botto terribile, sembrava una bomba, e ho  pensato che fosse scoppiato il boiler o una bombola del gas. Quando sono uscita di nuovo fuori non ho capito subito quanto accaduto, il fumo era tanto e c'era un forte odore di carburante. C'è stata subito una gran confusione nel quartiere, io ho chiamato il 115 e il 118, i soccorsi sono arrivati immediatamente, purtroppo però non c'è stato niente da fare per nessuno dei due uomini a bordo dell'ultraleggero». 
LE CONSEGUENZEIl velivolo in legno è andato praticamente distrutto, pezzi e frammenti sono arrivati nel giardino della donna, con le tapparelle della casa che sono rimaste danneggiate. Nel viottolo che separa le due abitazioni c'erano anche un paio di occhiali da sole, probabilmente appartenuti a uno dei due uomini a bordo dell'aeroplano. «Lo spavento è stato terribile continua e devo dire le conseguenze avrebbero potuto essere ancora più gravi. La giovane coppia che abita nella casa sulla quale è caduto il mezzo si è salvata, i due ragazzi e il figlio che domani (oggi, ndr) compie tre mesi perm fortuna sono rimasti illesi». 
I COMMENTIMolte le persone accorse in strada subito dopo la tragedia oltre al continuo via vai di ambulanze, vetture dei carabinieri e vigili del fuoco. Una donna racconta: «È davvero una tragedia e mio figlio che abita qui ha visto i corpi dei due uomini. L'elicottero è giunto immediatamente ma purtroppo non c'è stato proprio nulla da fare per loro». Da una prima ricostruzione pare che uno dei due sia morto sul colpo, l'altro invece sarebbe spirato proprio all'arrivo dell'elicottero. Nedo Gallina, presidente delle Unità cinofile da soccorso La Marca e della Protezione Civile di Caerano, abita proprio a pochi metri dal luogo dell'incidente. «Non ero in casa quando l'aeroplano si è schiantato spiega ma mia moglie ha scattato alcune foto del mezzo finito sul terrazzo della casa vicina. Immagini terribili, dispiace tantissimo per la morte di due persone. E pensare che se il velivolo fosse caduto pochi metri più in là sarebbe finito sul prato o sulla siepe di casa mia, probabilmente non sarebbero morti. Purtroppo stiamo parlando solo di un'ipotesi ed è andata diversamente». 
DALL'AVIOSUPERFICIESul luogo della tragedia si è recata anche la moglie di Luigi Poloniato, titolare dell'associazione San Marco Volo dalla cui aviosuperficie era partito l'aeroplano con a bordo Mario Ceccato e Juri Bortoli. «Una tragedia immensa, un incidente terribile avvenuto poco dopo che il velivolo si era alzato in volo, lo schianto è avvenuto pochi istanti dopo la partenza» sono state le sue parole dopo essere giunta sul posto. 
Federico Fioretti 

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