Psicosi carburante (ma la benzina c'è): assalto ai distributori, in poche ore pompe a secco

Martedì 15 Marzo 2022 di Alfredo Baggio
Pompe di benzina a secco

TREVISO - Per svuotare una cisterna del distributore prima ci volevano 5 giorni. Nel fine settimana ne sono bastati due. Anzi, meno. Tant'è che, già domenica sera, una ventina di pompe di benzina, in primis le cosiddette bianche, sono letteralmente finite a secco. I trevigiani, nel timore di ulteriori rincari, coi venti di guerra che soffiano, si sono lasciati prendere dalla piscosi carburante e hanno preso d'assalto i rifornitori. Nonostante i prezzi alle stelle. «C'è una psicosi generalizzata, ma non si capisce il reale motivo perchè la benzina di certo non scarseggia» allarga le braccia Moreno Parin, coordinatore del Gisc (Gestori Impianti Stradali di Carburanti) di Treviso.

Le scorte continuano ad arrivare regolarmente alle pompe di servizio, ma l'altissimo afflusso di clienti nel fine settimana ha trovato impreparati molti gestori, nei cui serbatoi è rimasto solo il cosiddetto carburante prestazionale.

TANICHE E SCORTE

«Forse qualcuno è addirittura andato a fare rifornimento con le taniche, cosa illegale ma l'aumento della clientela potrebbe essere un autogol per gli stessi consumatori» puntalizza Moreno Parin. Se la domanda si alza, questo è il ragionamento, anche i prezzi lievitano ulteriormente, cosa decisamente non auspicabile in questo periodo di crisi generalizzata. «Più aumenta la richiesta e più è probabile che salgano ancora i prezzi. Il problema dell'ultima settimana è stato causato in buona parte da coloro che prima facevano rifornimenti contenuti, ed ora invece fanno il pieno». La maggior parte degli automobilisti trevigiani spende mediamente tra i 30 e i 40 euro e se tutti loro d'un tratto decidono di fare il pieno, allora risulta chiaro come sia stato possibile arrivare in poche ore all'esaurimento delle scorte.

I DISTRIBUTORI

«Da sabato fino a lunedì mattina sono rimasto senza carburante normale, è rimasto solo questo prestazionale» spiega Roberto Guarisa, titolare di un impianto Q8 a Pederobba. «Tantissime persone sono arrivate a fare il pieno - commenta Guarisa - e sono riuscito a vendere in due giorni quello che normalmente vendo in cinque». Anche a Pederobba, come nel resto della Provincia, è partita la corsa alla benzina e non solamente tra coloro che ne hanno bisogno per andare a lavorare. «C'è una vera e propria psicosi, ora vengono a fare pieni da 80 o 90 euro senza battere ciglio anche pensionati e casalinghe, che non hanno bisogno dell'auto per fare lunghi percorsi» commenta il gestore, che non comprende come sia possibile, anche a fronte del notevole aumento dei prezzi. «Tutti hanno fatto rifornimento senza lamentarsi del rincaro, ma sarà per il passaparola. Le persone vedono il carburante che finisce, si spaventano e corrono anche loro a fare il pieno». Un effetto domino che sicuramente ha influito sulla tendenza della scorsa settimana, ma delle ragioni ulteriori ci potrebbero essere. «Ora anche le forniture extra-rete vendono al nostro stesso prezzo, cambia poco tra gli uni e gli altri».

L'aumento dei prezzi, che vessa clienti e distributori, non ferma le persone dal correre alla pompa di benzina. «Le cose non si calmeranno nei prossimi giorni conclude Guarisa : l'impressione è che dietro ci sia una grandiosa speculazione delle compagnie petrolifere». Non a caso, la Procura di Roma ha già aperto un'indagine per individuare eventuali reati speculativi sui carburanti. Anche il Codacons minaccia di sporgere denunce in tutta Italia e i clienti si lamentano con i gestori. «Tutto bene, ma quello che decisamente mi preoccupa è che in questi giorni sembra stia passando l'idea che gli speculatori siano i gestori» scandisce Moreno Parin. L'associazione di consumatori esorta la magistratura a mandare le Fiamme Gialle a controllare i distributori, ma Parin ritiene sia assurdo operare indagini in questa direzione, facendo presente che il guadagno dei gestori è pro-litro e non percentuale e che se bisogna puntare il dito non è certo contro di loro: «Voglio ricordare che in questa gravissima situazione il gestore è due volte vittima del caro prezzi, la prima come imprenditore. La seconda quando riempie il serbatoio della sua autovettura».

Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 10:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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