Lavorava per una banca svizzera
"abusiva": sospeso un broker

Mercoledì 15 Aprile 2015 di Andrea Zambenedetti
Lavorava per una banca svizzera "abusiva": sospeso un broker
Alla sua attività di promotore finanziario aveva aggiunto quella di intermediario per una banca svizzera non autorizzata in Italia. A finire nei guai un broker opitergino, G. S. di Fontanelle, smascherato assieme ad altri 17 professionisti dalla Guardia di finanza di Firenze che da oltre un anno indaga su una vasta rete di professionisti dediti alla ricerca e alla consulenza da offrire a clienti italiani intenzionati a trasferire capitali all'estero, soprattutto in Svizzera. L'uomo era regolarmente iscritto all'albo dei promotori ma l'istituto di credito elvetico per il quale lavorava non era invece autorizzato a raccogliere investimenti in Italia.



A venire alla luce sono state disponibilità finanziarie per decine di milioni di euro, versati su conti oltre confine. Investimenti che oltre a promettere maggiori profitti permettono anche di sfuggire alle maglie del fisco. Un filo sottile quello seguito dagli uomini della polizia Tributaria di Firenze che ha portato nella Marca dove il promotore curava le posizioni di alcuni facoltosi clienti.



Operazioni finite sotto la lente d'ingrandimento della procura, che ha scoperto che i 18 professionisti erano regolarmente iscritti all'albo unico dei promotori finanziari ma che oltre alla loro attività proponevano anche i prodotti finanziari della banca non riconosciuta in Italia. In particolare, i broker che vivono tra Veneto, Toscana, Piemonte ed Emilia si occupavano di avvicinare i potenziali clienti pronti a mettere nelle loro mani migliaia di euro per volta. Per tutti, compreso il professionista opitergino, la procura ha richiesto e ottenuto dal Gip, Angelo Antonio Pezzuti, la misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare la professione di promotori finanziari. I provvedimenti scaturiscono dallo sviluppo dell'attività investigativa condotta dalle Fiamme gialle fiorentine che nell'ottobre 2013, con l'operazione "Ricchi e felici", aveva portato in carcere 4 persone. Secondo gli investigatori erano i vertici di una vasta rete di consulenti finanziari dediti alla ricerca di clienti pronti a traferire oltre le Alpi i propri capitali.
Ultimo aggiornamento: 14:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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