Allevare lumache che passione, la sfida di Andrea, imprenditore di 28 anni

Martedì 24 Novembre 2020 di Daniele Quarello
Andrea Marotta, 28 anni

RIESE - Si chiama elicicoltura e in nord Italia è poco diffusa. Si tratta dell'allevamento di lumache, nato per la verità in Piemonte e diffusosi soprattutto nel sud e centro Italia. A Nordest vi sono poche realtà di questo tipo, ma si tratta di un settore in crescita, come sostiene Andrea Marotta, 28enne che ha da poco avviato un'azienda di elicicoltura a Spineda di Riese.

Un'idea che unisce passione per l'allevamento e spirito imprenditoriale. «Ho studiato agraria ad Udine, la prima volta che ho sentito parlare di elicicoltura è stato ad una lezione all'università - spiega terminati gli studi ho fatto una riflessione su quale tipo di allevamento poter avviare. Volevo qualcosa di innovativo con un investimento contenuto, e sono arrivato all'elicicoltura».

L'IDEA Un anno fa Andrea ha iniziato, affittando un terreno di 14 mila mq a Spineda, 10 mila dei quali destinati all'allevamento e 4 mila alla produzione di ortaggi per nutrire le lumache. Particolarmente impegnativa è stata la preparazione dell'area, il giovane si è dovuto inventare un sistema di recinzioni in grado di proteggere le lumache da predatori naturali (roditori, serpenti o altri animali) e al tempo stesso consentire lo sviluppo e il movimento delle stesse lumache. A maggio di quest'anno finalmente l'introduzione delle lumache da riproduzione e l'avvio dell'allevamento. Ci vorrà un anno e mezzo per completare il primo ciclo vitale. «L'obiettivo è di arrivare all'estate 2021 a completare un ciclo e dunque riuscire a entrare nel mercato in maniera stabile spiega Andrea per il 2022 contiamo di arrivare ad una popolazione complessiva di 800mila lumache».

IL PREMIO L'azienda, Il Guscio d'Oro, ha già ottenuto un primo riconoscimento, il marchio di qualità Filiera Lumache Italiane rilasciato dalla Confederazione Italiana Elicicoltori. «Viene concesso solamente se non si usano di mangimi, e io non li uso. E la cosa si sente, soprattutto a tavola». Le prime vendite, a ottobre, sono andate molto bene. «Speriamo passi questa emergenza, che sta creando parecchi problemi anche alla filiera del cibo, soprattutto ai ristoratori» conclude Andrea. Anche il Comune di Riese ha manifestato il suo sostegno, raccontando la storia di Andrea con un posto sulla pagina Facebook. 

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