Treviso. All you can eat in salsa veneta: al «Gatu fame ceo» ordini e mangi illimitatamente piatti della tradizione

Giovedì 9 Novembre 2023 di Alfredo Baggio
(foto Facebook Gatu fame ceo)

TREVISO - Non chiamatelo “ All you can eat”, perché, anche nel nome, “Gatu fame ceo”, il ristornate erede de “La Cavana del Sile” , vuole essere al 100% italiano. E allora il menù “illimitato”, a discrezione degli stomaci degli ospiti, si chiamerà “A Panza Piena”, oppure “A Tutta Pala”, nel caso in cui si preferisse optare per il giropizza, tassativamente alla pala. Aperto lo scorso il 4 ottobre ha già raccolto una grande approvazione da parte degli avventori, sia degli ex affezionati frequentatori della Cavana, sia dei nuovi curiosi di questa formula comunemente adottata da ristoranti di cucina asiatica. «L’idea di cambiare volto è venuta per dare continuità al locale - ex Cavana - anche durante i mesi freddi in autunno e inverno» spiega il titolare, Keoma Giuseppe Fontana.


CUCINA TIPICA
E quale idea migliore di rendere senza confini la convivialità della tavola italiana, con un focus sulla tradizione trevigiana e veneta. «L’idea è quella di coprire tutte, se non la maggior parte delle regioni italiane - continua Fontana - anche se per ora ci concentriamo sul Veneto, con qualche piatto della tradizione laziale, toscana ed emiliana». Ad affiancare il classico “saor”, il bigolo in salsa, i peoci e le pevarasse, ci sono anche la carbonara e l’amatriciana «con il guanciale ovviamente, come da tradizione» precisa Fontana, le polpette alla bolognese (realizzate con il pane raffermo bagnato nel latte), lo gnocco alla fiorentina e tanti altri piatti della tradizione italiana.


LA FILOSOFIA
«La nostra missione è quello di trasmettere il senso di convivialità - sottolinea il titolare - quella che si sente alla domenica a pranzo dai nonni. Vorremmo che da noi si sentisse tutti i giorni, per combattere la tristezza della routine con tanti piatti differenti, come li farebbe la nonna, che non a caso è il logo del nostro ristorante». Il prezzo poi è decisamente popolare: 15 euro a pranzo, escluso coperto (1,50 euro) bibite e dolci e 25 a cena, sempre senza coperto bibite e dolci. «Cambiamo menù ogni tre settimane circa, seguendo anche la stagionalità dei prodotti che utilizziamo - mette in evidenza Fontana - e posto vorremmo integrare altre ricette dal resto d’Italia, arrivando fino in Sicilia». A qualcuno è mancata la formula fissa per il pranzo della Cavana, ma alla maggior parte questa evoluzione è piaciuta molto, tanto da lasciare numerose recensioni lusinghiere su Google. Poi, per quanto riguarda gli avanzi si cerchi di non avere gli occhi più grandi della pancia, anche se al “Gatu fame ceo” non sono certo fiscali «ma nel limite del buon senso. Se ordini troppo e lasci piatti interi sul tavolo, è un brutto spreco di cibo che vogliamo evitare in ogni modo.

Ovviamente i nostri piatti riempiono un po’ di più di quelli proposti dai nostri omologhi asiatici e per questo consigliamo sempre di partire con calma».

Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 14:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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