Aiuta ragazzina disabile: il gondoliere "nero" premiato da Zaia

Sabato 6 Gennaio 2018 di Alda Vanzan
Il gondoliere Lino Garbisi accanto alla statua di cera di Hitler
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VENEZIA - Gondoliere. Benefattore. Fascista. E adesso invitato a Palazzo Balbi, direttamente dal governatore Luca Zaia, a ricevere il gonfalone ufficiale della Regione Veneto. Anche se ha il cuore che batte a destra e non perde occasione per pubblicare foto del Duce o per farsi immortalare accanto alla statua di cera del Führer? In Regione non ci badano: il gondoliere ha fatto un'opera di bene e tanto basta.

Protagonista di questa storia è Lino Garbisi, 44 anni, veneziano di Castello,  gondoliere dal 1995. Mercoledì scorso, 3 gennaio, verso le 16 Lino arriva con la gondola in riva di Rio Marin. «Ero appena arrivato, stavo facendo scendere dei clienti, quando mi si avvicina una signora. Poco distante da lei, appoggiata alla spalliera del ponte, c'è una ragazzina, poi scoprirò essere sua figlia. La signora mi chiede quanto distante è la stazione ferroviaria. Io le spiego la strada e sento che la ragazzina sta piangendo. Non è un pianto da capriccio, si vedeva che stava male, soffriva». Chiara, la giovane, era arrivata in gita a Venezia da Conegliano, in provincia di Treviso. Disabile, aveva male all'anca. Dopo una giornata tra calli e campielli, non riusciva più a camminare. È così che Lino il gondoliere la invita a salire a bordo. Lei e la mamma. «La signora mi ha chiesto quanto sarebbe venuto a costare il tragitto in gondola, io ho risposto che mi interessava solo il sorriso della ragazzina. Gliel'ho anche detto ridendo: O mi fai un sorriso o ti butto. E lei mi fa un sorriso così. È stato il più bel compenso in 22 anni di lavoro».

Quando arriva a casa, la mamma di Chiara si pente di non aver ringraziato a sufficienza il gondoliere. Ma come rintracciarlo? La donna ricordava solo il nome - Lino - e un dettaglio: la scritta Sara sulla gondola. Il nome della moglie. La mamma di Chiara si affida alla Rete: un appello su Facebook per rintracciare il pope generoso. Il post viene condiviso e rilanciato in poche ore da circa trecento utenti di Fb. Finché il gondoliere viene identificato. E ieri mattina Garbisi si è trovato sul Gazzettino: «Ero a casa, stavo bevendo il caffè quando mi ha chiamato un amico: sei sul giornale. Non me l'aspettavo». E ancora non sapeva dell'invito del governatore Luca Zaia.

Il plauso è ufficiale. «Mentre ringrazio un giovane gondoliere per la bella dimostrazione di sensibilità - ha scritto Zaia - mi auguro che il suo gesto possa fare il giro del mondo mediatico, così come accade immancabilmente quando a Venezia qualcosa viene giudicato in modo distorto». E nella stessa nota diffusa dall'ufficio stampa, l'annuncio del riconoscimento: «Sarò lieto di ricevere Lino a Palazzo Balbi per ringraziarlo del gesto compiuto, a nome di tutti i veneti e i veneziani, e di consegnarli il Gonfalone ufficiale della Regione». Anche se il cuore batte a destra? Il profilo Facebook di Lino Garbisi il gondoliere benefattore è nereggiante: la foto di copertina ritrae il Duce, tra i post condivisi si va da Il mio credo si chiama Mussolini a Buon sabato fascista a tutti voi. C'è anche una foto di Garbisi accanto alla statua di cera di Hitler.

 
Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 12:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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