E' morto Luigi Toscan, cameriere di vip, pontefici e presidenti della Repubblica
«Gran maestro dei ricevimenti, Bernini gli affidava tutti i grandi eventi»

Venerdì 5 Aprile 2024 di Paolo Calia
Luigi Toscan

TREVISO -  La città perde Luigi Toscan, 86 anni, una vita passata a gestire il servizio ai tavoli ne migliori ristoranti trevigiani, della costa veneziana, di Cortina. Quando c’era da organizzare il ricevimento di una personalità, veniva chiamato lui. “Gigi” aveva fatto del mestiere del capo sala quasi una forma d’arte. Era il regista dei grandi banchetti, delle cene e dei pranzi preparati per accogliere vip e grandi personaggi. In città era conosciutissimo, anche ammirato. È stato lui a servire personalmente papi e presidenti della Repubblica, piuttosto che artisti e grandi atleti.

LA STORIA

Luigi Toscan si è spento ieri mattina, fiaccato ormai da tanti acciacchi. Nel novembre scorso ha dovuto anche assorbire la perdita della moglie Luciana, deceduta dopo 60 anni di matrimonio: «Papà e la mamma - ricorda il figlio Fabio, titolare dei locali “Ciaro de luna” di Ponzano e Arcade - sono stati sempre assieme. E assieme andavano a gestire i ricevimento in ogni parte del Veneto. E se ne sono andati a breve distanza l’una dall’altro». Quella di Gigi è una storia straordinaria. Nato a Santa Maria del Rovere ha cominciato a lavorare da giovane, negli anni Sessanta, come cameriere alla birreria Pedavena che aveva appena aperto in piazza Borsa. E lì, dopo qualche anno, viene notato dal fondatore degli istituti professionali di Lancenigo. A colpire sono la professionalità, la competenza, la simpatia e anche l’eleganza nel servire.

E gli viene proposto di andare a dirigere la mensa dell’istituto, allora gestito direttamente dalla Provincia. Accetta e diventa a tutti gli effetti dipendente provinciale.

L’INCONTRO

Entra subito nelle grazie di big del calibro di Carlo Bernini che gli affida spesso anche l’organizzazione degli eventi mondani nella sua villa di Asolo. Gigi ben presto diventa uomo di fiducia di tutti i presidenti che si susseguono fino al 1996, quando va in pensione. È lui a entrare nelle stanze quando sono in corso riunioni e incontri politici di ogni livello: passava, faceva il suo lavoro ma senza mai rivelare a nessuno quello che sentiva. La sua professionalità alla fine si impose e non c’era un solo ricevimento di gala dove non ci fosse il tocco di Luigi Toscan. Soprattutto quando a organizzare l’evento era il prefetto di turno. Toscan c’era sempre. Nella sua lunga carriera ha servito e consigliato varie personalità: Spadolini, De Mita, Ferrari Aggradi. E poi attori come Alberto Sordi e Monica Vitti. Ma c’era lui anche quando in Veneto è arrivato Papa Giovanni Paolo II o l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Nel 1983 fu Sandro Pertini a nominarlo Cavaliere della Repubblica ma per meriti sociali. Nel tempo libero Toscan faceva volontariato e riuscì a condurre una giovane ragazza fuori dal tunnel della droga. In tanti lo segnalarono e il suo nome venne inserito tra quelli da premiare.

L’HOBBY

Luigi aveva anche un’altra passione: quella per le azalee. Le coltivava con grande passione nel giardino di casa sua. Un amore per quel fiore nato per caso, quando su figlio Fabio ne portò una a casa per regalarla alla madre. Le forme e i colori lo stregarono. Sviluppò un’abilità tale da diventare subito famoso anche come “Gigi azalea”. Ogni aprile, a casa sua, organizzava un evento dedicato al suo splendido giardino. Invitata politici, amministratori, imprenditori. E arrivavano sempre tutti. Con la sua morte Treviso perde un pezzo importante della sua storia. Il funerale di Luigi Toscan si faranno martedì alle 15,30 nella chiesa di Santa Bona Nuova.

Ultimo aggiornamento: 07:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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