Covid, bollette e assunzioni: il 2022 si chiude per l'Ulss 5 con un passivo di 55 milioni

Giovedì 4 Maggio 2023 di Francesco Campi
La cittadella sociosanitaria che è anche sede della direzione dell'Ulss 5 Polesana

ROVIGO - Il Covid ormai sembra un ricordo, ma nei conti dell’Ulss Polesana i suoi effetti si manifestano ancora prepotentemente, tanto che il bilancio consuntivo del 2022 si è chiuso con un rosso di oltre 55 milioni.

Per l’esattezza meno 55.731.948. Con uno scostamento di oltre di 15 milioni rispetto alla soglia dei 40 che era stata indicata dalla Regione come obiettivo economico dell’Ulss 5 per lo scorso anno. Tuttavia, come si legge negli atti, «la sola gestione Covid ha inciso per l’anno 2022 per complessivi 18.802.621 di cui 8.323.812 per il primo trimestre e 10.478.809 per i restanti mesi». Una somma enorme, se si considera che nel 2021 la quota di extra spesa Covid aveva inciso per poco meno di 5 milioni, meno di un terzo rispetto al 2022. Spesa che in gran parte è lievitata per il personale aggiuntivo. Usca, campagna vaccinale, esecuzione di tamponi, attività di tracciamento, ma anche recupero delle prestazioni, senza contare costi per i centri vaccinali e accompagnamenti, hanno pesato sul bilancio. Il risultato, però, è stato ottenuto, perché il ciclo pandemico si è di fatto chiuso e seppur resti ancora qualche residuo, il Covid sembra ormai destinato ai libri di storia. Ma anche a quelli contabili. Tuttavia, si spiega ancora, una parte di queste spese extra per fronteggiare i costi derivanti dalla pandemia erano già state preventivate e «lo scostamento di 15.731.948 euro è stato determinato altresì da ulteriori componenti esogene, oltre alla gestione Covid che a tal fine è stata considerata per i soli ultimi tre trimestri, che hanno influito sul risultato d’esercizio, non prevedibili, non programmabili e non ripetibili nel tempo».

ALTRI SALASSI
Fra i costi non preventivabili, inevitabilmente anche quelli energetici che alla fine dello scorso anno sono letteralmente esplosi. E se le bollette erano diventate pesanti per chi deve riscaldare e illuminare un’abitazione o un negozio, figuriamoci per chi deve farlo con tutte le strutture sanitarie, a partire dai tre ospedali. Non a caso nel bilancio previsionale era stato stimato con un costo aggiuntivo di 1,4 milioni rispetto al 2020 per le bollette, ma la stima è risultata troppo bassa e lo scorso settembre è stata aggiornata stanziando 4,6 milioni aggiuntivi. Fra le voci che hanno pesato in aumento, anche quella del personale, perché le necessarie assunzioni e i maggiori sforzi richiesti ai dipendenti, hanno a loro volta richiesto un incremento della spesa. In totale si tratta di ben 166,4 milioni solo di stipendi dei lavoratori della parte sanitaria, cui vanno aggiunti i 2 milioni per la parte sociale.
Nel dettaglio, 12 milioni se ne sono andati solo per le tasse. Fra ricavi e rimborsi, nelle casse dell’Ulss sono entrati 606 milioni, ben 38 in più rispetto ai 568 del 2021, mentre ne sono usciti 650,4, ovvero oltre 49 in più rispetto al 2021, quando i costi erano stati 601 milioni. La differenza, comunque, è sempre a carico della Regione. In ogni caso, il bilancio di previsione stimava una perdita di esercizio nettamente più pesante: ben 110,5 milioni di euro. In quella sede si prevedeva un incremento del 12% pari a 61.675.512 euro dei costi di produzione, dei quali 6,2 milioni per l’aumento stimato del costo del personale, 10 milioni per il maggior costo dei servizi non sanitari e 28 milioni, pari a circa il 45% dell’incremento, per l’aumento del costo dei servizi sanitari. In questa voce, anche 6 milioni in più per acquisti di servizi sanitari per assistenza ospedaliera e 3,8 per acquisti di servizi sanitari per assistenza specialistica ambulatoriale, nonché 8,2 milioni per acquisti di prestazioni sociosanitarie a rilevanza sanitaria sia da struttura pubbliche che private. Alla fine il consuntivo è stato meno pesante, con un meno 55,7 milioni, ma pur sempre quasi 13 in più rispetto al meno 42,8 del consuntivo 2021. Questo dopo che nel 2019 era quasi riuscita a riequilibrare il bilancio con una perdita di 4,3 milioni, meno della metà dei meno 10,7 del 2018 e soprattutto dei meno 13,8 del primo bilancio dell’Ulss unica del 2017, fino a quando, nel 2020, il Covid non ha sconvolto tutto, bilanci compresi.

Ultimo aggiornamento: 07:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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