Con i "buoni viaggio" del Comune a Rovigo il taxi costa la metà

Sabato 5 Giugno 2021 di Roberta Merlin
Una taxi davanti alla stazione dei treni di Rovigo

ROVIGO - Da lunedì, spostarsi in città con il taxi a molti rodigini costerà la metà. Il Comune inizierà infatti a erogare i “buoni viaggio”, contributi volti a favorire l’attività di trasporto con taxi e del servizio dei mezzi con conducente. «Per l’iniziativa - spiegano gli assessori al welfare Mirella Zambello e alla mobilità Patrizio Bernardinello - verranno utilizzati 123mila euro, fondi messi a disposizioni dal decreto Rilancio.

In questi giorni sono state firmati gli accordi con gli operatori del settore, grazie alla collaborazione delle associazioni di categoria, e dalla prossima settimana sarà possibile compilare il modulo di auto dichiarazione pubblicata nel sito del comune di Rovigo». 

IL PROGETTO
Al progetto hanno aderito tutti i tassisti di Rovigo e un noleggiatore di auto con conducente. Le persone che rientrano tra i beneficiari individuati per questa misura potranno compilare l’autocertificazione e consegnarla ai taxisti, per cui potranno godere di un contributo del 50% della spesa del viaggio, fino a un massimo valore di 20 euro per viaggio. Secondo la normativa i beneficiari sono persone con accertate patologie o disabilità, oppure fisicamente impedite anche se accompagnate; chi è in terapia salvavita e coloro che necessitano di visite, cure e assistenza e devono recarsi in strutture sanitarie e persone inserite in percorsi di immunizzazione anti Covid presso strutture sanitarie, anche se accompagnate. Il bonus potrà inoltre essere utilizzato da donne in stato di gravidanza, over 65 anni, personale della scuola di ogni ordine e grado, sanitari (medici, infermieri, farmacisti, Oss, Asa, tecnici sanitari) operanti in strutture sanitarie e socio sanitarie e infine chi si reca in carcere per visite a familiari. Inoltre, tra i beneficiari sono state individuate le situazioni che hanno delle limitazioni nella propria capacità di movimento, anziani e coloro con esigenze specifiche di salute. I buoni potranno essere utilizzati fino a fine anno. Gli assessori Zambello e Bernardinello si sono detti soddisfatti di questo ulteriore importante intervento attivato, che andrà a sostenere un settore fortemente penalizzato dai periodi di emergenza pandemica che si è trasformata in una emergenza economica. Durante i diversi lockdown imposti per abbassare la curva dei contagi da Covid 19, tassisti e autisti con conducente sono stati fortemente colpiti dalle restrizioni: in particolare, più di qualche autista che lavorava con il turismo e grazie agli spostamenti di lavoro nelle varie province del Veneto, ha dovuto trovarsi un’altra occupazione. 

SETTORE IN DIFFICOLTÀ
Lo stop a mostre, convegni, fiere, appuntamenti culturali e le stesse limitazioni alle attività ospedaliere e assistenziali ha messo in crisi, specie nel capoluogo, la categoria dei tassisti la cui ripresa non è ancora avvenuta, in quanto gli spostamenti in città, specie degli anziani, sono sì aumentati, ma a mancare è ancora il flusso portato dagli eventi e dal lavoro. Per molte categorie, come professionisti e impiegati, il lavoro da casa è stato infatti prolungato di pari passo con lo stato di emergenza sanitaria. Riunioni e convegni continuano poi ad svolgersi in modalità virtuale, riducendo drasticamente gli spostamenti. Ecco che i buoni viaggi erogati dal Comune rappresentano una boccata d’ossigeno per la categoria delle partite Iva messe in ginocchio dal Covid. «L’intervento dei buoni viaggio - concludono gli assessori - è finalizzato a contribuire alla ripartenza del paese in generale e individua nella massima diffusione della campagna vaccinale un elemento fondamentale anche per la nostra città».
 

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