Taglio di Po, la torre campanaria entra nel luoghi del cuore del Fai

Lunedì 21 Marzo 2022 di Giannino Dian
La posa della targa del Fai sulla torre campanaria di Taglio di Po

TAGLIO DI PO (ROVIGO) - Per la vecchia “Torre campanaria” comincia una nuova vita. Lo hanno deciso insieme, l’Amministrazione comunale e il dottor Luigi Crivellari che, per questo povero ma importantissimo reperto storico del comune di Taglio di Po, ha speso sia delle proprie risorse che molti sonni per recuperarlo dall’abbandono più assoluto e conservarlo a memoria delle future generazioni.
C’è voluta la caparbietà del dottor Luigi Crivellari, un tagliolese doc che merita il plauso della comunità tutta, il quale anche attraverso il Fai (Fondo Ambiente Italiano) che in occasione della 10ª edizione 2020 del censimento dei “Luoghi italiani da non dimenticare” ha ricevuto ben 2.693 segnalazioni, ha riacceso l’interesse del pubblico per questo piccolo ma prezioso gioiello completamente in mattoni pieni a facciavista lavorati a due teste, presente su piazza Venezia. 

LUOGHI DA VALORIZZARE
Ieri mattina il parroco don Damiano Vianello ha benedetto la targa ricordo dell’evento poi, il sindaco, Francesco Siviero e l’assessore all’urbanistica, Davide Marangoni hanno portato i saluti istituzionali e il plauso dell’amministrazione comunale per essere arrivati a questa importante giornata mentre l’architetto Barbara Pregnolato, di Porto Viro ha illustrato il progetto per completare l’opera di recupero della torre campanaria. 
La sua costruzione risale al 1882 come riportato in una pietra scolpita e inserita nella muratura sul lato sud della stessa, è uno degli edifici più antichi e uno dei simboli del paese.

Precedentemente erano state edificate la chiesa, un’abitazione privata, la nuova casa municipale, la casa del medico e quella del farmacista. Le pietre per la sua costruzione furono donate dal medico del paese dottor Francesco Maddalena, la sua struttura a pianta quadrata con quattro contrafforti agli angoli.

140 ANNI DI STORIA 
Le sue campane scandivano il tempo nel paese e annunciavano i nuovi nati, in seguito all’erezione del nuovo campanile nel 1969 fu abbandonata e non più curata; le stesse campane vennero fuse per realizzare quelle per il vicino nuovo campanile. Nel 2003, su progetto dell’architetto Dario Passarella, l’impresa edile di Marsilde Duò, grazie al contributo di un privato e un’azienda locale si tentò il suo recupero, ma i restauri quand’erano a buon punto, dopo aver messo tutto in sicurezza anche dall’invasione dei colombi, si fermarono a causa di cavilli burocratici e minacce all’allora sindaco Margaret Crivellari. Motivo del contendere, la rivendicazione di circa 50 centimetri di suolo a sud della torre, dove ora si trova la recinzione, davanti alla torre, verso piazza Venezia che, nel tempo, probabilmente all’insaputa della proprietà (allora la Parrocchia di San Francesco d’Assisi di Taglio di Po), era stata realizzato un muretto con sopra una rete metallica e poi uno steccato. 
Ora, si spera che nel progetto ci sia l’arretramento della cancellata. Un contenzioso sui confini oltre a cavilli burocratici rallentò il recupero dell’unico, piccolo ma importante, “reperto storico”. Nella comunità è però ancora vivo il sentimento amorevole verso questo luogo che merita una nuova vita. 

Ultimo aggiornamento: 16:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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